La moglie di un immigrato. Percorsi soggettivi e destini individuali nella migrazione femminile dal Marocco

Silvia Santangelo, Unione Provinciale, Artigiani Mantova
unpublished
Citation: Santangelo, Chiara (2009), "La moglie di un immigrato. Percorsi soggettivi e destini individuali nella migrazione femminile dal Marocco", mediAzioni 6, http://mediazioni.sitlec.unibo.it, ISSN 1974-4382. Alla fine degli anni Settanta la migrazione marocchina in Italia era costituita soprattutto da braccianti, che lavoravano stagionalmente nelle campagne in condizioni di precarietà abitativa. Negli anni Novanta, il flusso si è spostato da Sud a Nord, verso le industrie e, raggiunta
more » ... cupazione stabile, gli uomini hanno iniziato a richiamare moglie e figli. La presenza femminile è aumentata grazie ai numerosi ricongiungimenti, e in maniera progressiva si sono composti gruppi famigliari in stretto collegamento con il paese d'origine. Oggi le donne costituiscono la metà delle nuove presenze. La maggior parte delle donne marocchine arriva in Italia per ricongiungimento famigliare, ma questo non implica che il progetto migratorio femminile si conformi passivamente a quello maschile. In uno studio di Saint Blancat (1999) su un campione di donne emigrate "al seguito", emergono le strategie personali che confluiscono nel progetto migratorio famigliare: la vita nel nuovo paese può rappresentare un controllo comunitario meno stretto, un'occasione per ridefinire i rapporti col marito, una maggiore condivisione di responsabilità in merito all'educazione dei figli e uno spazio di autonomia nel lavoro, senza per questo mettere in discussione la preminenza del ruolo di madre su tutti gli altri. Considerando l'influenza dei movimenti migratori sui mutamenti socio-culturali è interessante accostare l'attuale migrazione femminile marocchina a quella partita dalle campagne italiane negli anni Cinquanta e Sessanta. Signorelli (1996) osserva come le donne 1
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