Dante and the Seven Deadly Sins

John C. Barnes (book editor), Daragh O'Connell (book editor), Luca Fiorentini (review author)
2019 Quaderni d'Italianistica  
Connell, edited by. Dante and the Seven Deadly Sins. Dublin: Four Courts Press, 2017. Pp. 359. ISBN 978-1-84682-419-7. Il volume raccoglie dodici saggi, nove dei quali dedicati all'approfondimento di una singola voce del settenario evocato nel titolo: superbia (Mangini, Took), invidia (O'Connell), ira (Skoda), accidia (Dorigatti), avarizia (Black, More O'Ferrall), gola (Armstrong) e lussuria (Kay). I restanti contributi, con l'eccezione del saggio di Ferzoco, in cui è proposta una riflessione
more » ... lle anime raccolte nel vestibolo dell'Inferno, offrono un'indagine di più ampio respiro sulla funzione dei sette vizi capitali nell'opera dantesca: Moevs ne esamina le ricadute sulla struttura della Commedia, Barnes sulle 'autobiografie' del poeta. I saggi di Moevs e di Barnes, posti rispettivamente in apertura e in chiusura, rispondono all'esigenza di consolidare la funzione monografica del libro, e al contempo di dimostrare la centralità dell'argomento scelto nell'economia della produzione di Dante. Moevs in particolare, facendo proprie alcune pagine di Singleton, insiste sulle ricorrenze del numero sette nei canti centrali del Purgatorio: «In 1965 Charles Singleton noticed a symmetrical 3 + 1 + 3 pattern at the centre of the Commedia» (11). La catena di rispondenze numeriche -di per sé affascinanti, ma non certo decisive, perlomeno rispetto all'evidenza del dato concettuale, che è in questo caso perfettamente esplicito -induce a riconoscere nel dibattito sul libero arbitrio il cuore dell'opera dantesca: il che è tanto vero quanto, appunto, noto. Già l'estensore dell'antico accessus a Cangrande non aveva dubbi a riguardo: ricondotta al suo nucleo di verità, la Commedia ha infatti per «soggetto» -così al § 25 dell'Epistola XIII -«l'uomo in quanto, meritando e demeritando attraverso la libertà dell'arbitrio, è sottoposto alla giustizia del premio e della punizione» (353; citiamo la traduzione di Luca Azzetta: D. Alighieri, Le opere, volume V, a cura di M. Baglio, L. Azzetta, M. Petoletti e M. Rinaldi, Roma: Salerno, 2016, pp. 271-487). Con ciò non s'intende svilire l'utilità del contributo: è anzi più che meritevole proporre un'indagine che muova dai punti chiave del pensiero etico di Dante, e che a essi continuamente ritorni. Moevs sembra tuttavia cadere di tanto in tanto in alcuni errori dottrinali. Ad esempio, è certamente inammissibile per Dantema in verità per lo stesso pensiero medievale -la tesi secondo cui il fine ultimo
doi:10.33137/q.i..v38i2.32237 fatcat:kid23h2bjzhldoavaqck4rzbiq