CIRCUITI DELLA MEMORIA NAPOLEONICA NELL'ITALIA DELLA RESTAURAZIONE [chapter]

Manuel Pace
Giovan Pietro Vieusseux. Pensare l'Italia guardando l'Europa  
Possiamo assimilare gli ingegneri militari agli ufficiali dei corpi facoltativi[1], distinti dai corpi di linea per l'istruzione tecnico-scientifica -sostanzialmente ingegneristica -che richiedevano. Essi avevano funzioni tecniche, amministrative e gestionali. In particolare ci occuperemo dei corpi di terra, ossia artiglieria, genio e ingegneri-geografi, tralasciando i servizi di marina, i quali pure rientrerebbero a pieno titolo tra le armi dotte [2]. Questa definizione di ingegnere militare
more » ... rebbe stata probabilmente contestata all'epoca: il genio reclamava il monopolio di tale titolo, ed in effetti fino all'inizio del XVIII secolo il termine "ingegneri" indicava essenzialmente i costruttori di fortezze ed i poliorceti [3]. Raramente troviamo gli ufficiali d'artiglieria definiti come tali, mentre nel corpo topografico il termine, che fungeva da rivendicazione per un corpo che stava uscendo dalla sua subalternità, è sempre seguito da "geografi". Ciò non toglie che vi fosse una comunanza di formazione, realizzata proprio in quel periodo in Francia all'École polytechnique e in Italia nella Scuola di Modena[4]. Proprio le polemiche sugli utilizzi del termine testimoniano il fatto che si trattasse di figure professionali in corso di definizione, così come i loro omologhi civili e la stessa disciplina dell'ingegneria [5] . Questi ufficiali erano o aspiravano ad essere intermediari privilegiati tra il governo e la società, in particolar modo nella gestione del rapporto con il territorio e nello sviluppo di quello che oggi chiameremmo "complesso militar- Storicamente, 6 (2010)
doi:10.2307/j.ctt1tqx7jt.28 fatcat:u24hzdru4bb43a3t73fj2ggbza