Sommario: A partire dagli anni 30 del XX secolo, l'interpretazione dell'opera di M. Gor'kij è stata profondamente condizionata da un giudizio di tipo politico, che ha determinato, soprattutto in Occidente, una notevole diminuzione dell'interesse per la sua figura di scrittore. Inoltre, l'identificazione di M. Gor'kij con il realismo socialista ha spesso portato i critici a negare il suo talento. Le storie della letteratura russa dedicano, ormai, pochissimo spazio allo scrittore e le sue opere,

more »

... on rare eccezioni, non vengono più tradotte. A questo punto vale la pena chiedersi se l'identificazione di Gor'kij con il realismo socialista, almeno dal punto di vista letterario, corrisponda al vero. Molti documenti pubblicati negli ultimi anni dimostrano che lo scrittore non partecipò alle riunioni che portarono alla definizioni della nuova corrente letteraria e che, una volta creata l'Unione degli scrittori non fosse assolutamente d'accordo sul modo in cui era stata organizzata. Inoltre, le ultime opere di M. Gor'kij a partire da "I racconti del 22-24" fino a "La vita di Klim Samgin", come aveva già acutamente notato Mark Slonim nel 1953, non hanno nulla in comune con il realismo socialista. Questo articolo mira a fornire una diversa interpretazione dell'ultimo romanzo di M. Gor'kij e lo reiserisce nell'ambito del modernismo europeo, basandosi sia sull'analisi tematica di "La vita di Klim Samgin", che sulle dichiarazioni dello stesso scrittore. Rileggendo infatti le sue ultime opere risulta chiaro che negli anni Trenta, M. Gor'kij non ha mai scritto una sola riga nello spirito del realismo socialista. Parole chiave: "La vita di Klim Samgin", M. Gor'kij, Realismo socialista, uomo senza qualità, modernismo. Informazioni sull'autrice: P. Cioni, dottore di