Il sogno secondo Filone di Alessandria

Giuseppe Lozza
2019
Filone era un uomo riservato: dalla lettura dei suoi scritti non sapremmo quasi nulla di lui, se non che partecipò a un'ambasceria inviata dagli Ebrei di Alessandria d'Egitto all'imperatore Gaio per far cessare le persecuzioni contro di loro poco prima che l'imperatore venisse assassinato; 1 è certo che egli fu un membro eminente della ricca e colta comunità ebraica di Alessandria. Colta sì, ma non al punto da trovarsi perfettamente a suo agio con l'ebraico o con l'aramaico; 2 certo, l'ebraico
more » ... imaneva la lingua sacra, ma il greco si era ormai imposto da tempo come la lingua del commercio, dell'amministrazione cittadina, delle pubbliche relazioni. Perciò Filone avvertì indispensabile il compito di interpretare la Scrittura per chi ormai di fatto praticasse quasi soltanto il greco, e non a caso le citazioni bibliche di cui fece uso corrispondono in larghissima misura alla traduzione dei Settanta, così come la sua interpretazione del testo sacro tenne sempre presente la tradizione filosofica e letteraria della grecità, classica ma soprattutto ellenistica. Il gruppo più importante delle sue opere è costituito da una serie di trattati che commentano allegoricamente il Pentateuco, e di questi fa parte il de somniis. 3 Veramente, il testo che possediamo presuppone in modo chiaro una prima parte ora perduta, nella quale l'autore classificava i varî tipi di sogno in tre categorie, cominciando da quei sogni che si consideravano di origine divina. 4
doi:10.13130/2611-8785/511530 fatcat:sty4v6yp3zd75jb3jmir47kyzm