gruppo D; nella classificazione elaborata per Angera corrispondono alla forma 11 (Sena Chiesa

Daniela Benedetti
1998 unpublished
Nella produzione ceramica romana vengono definiti antropoprosopi vasi caratterizzati dalla presenza di particolari anatomici del volto umano (occhi, naso, bocca e orecchie) plasmati a parte o realizzati con la tecnica della barbottine ed applicati al contenitore modellato al tornio. L'aggiunta dei dettagli non modifica la struttura dei manufatti, che devono essere pertanto distinti sia dai vasi plastici configurati a testa umana prodotti a stampo che dai vasi con maschere applicate 1.
more » ... o dei vasi antropoprosopi sono state individuate alcune pro-duzioni localizzate in Italia e in ambito provinciale, le quali, pur essendo strettamente connesse tra loro, presentano caratteristiche decorative e forme vascolari peculiari. Le testimonianze di questa tipologia vascolare nell'Italia settentrionale e nel Canton Ticino, pur avendo suscitato da tempo l'interesse degli studiosi, non sono state oggetto di un'analisi sistematica; nuovi e interessanti rinve-*) Desidero premettere brevi, ma sentiti ringraziamenti: alla prof.ssa M.T. Grassi per avermi affidato lo studio dei reperti rinvenuti negli scavi dell'Università degli Studi di Milano a Calvatone-Bedriacum, dai quali è derivato lo spunto per questo lavoro, e per i preziosi consigli; alla dott.ssa D. Caporusso, conservatore del Museo Archeologico di Milano, per la disponibilità dimostrata nel ricercare il reperto conservato presso il Museo e per avermi permesso di inserirlo nella pubblicazione; alle dott.sse R. Invernizzi, S. Jorio e L. Pitcher, funzionarie della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, che mi hanno permesso di studiare i materiali inediti rinvenuti a Lodi, Pavia e Cremona. Un ringraziamento per la collaborazione va all'equipe dello scavo di Piazza Marconi ed in particolare, per le preziose segnalazioni, alle dott.sse N. Cecchini e G. Ridolfi e al dott. C. Zanetti. Sono riconoscente alla dott.ssa L. Palmieri per l'impaginazione delle tavole. Grazie infine a Massimiliano per la pazienza. 1) Dechelette 1904, pp. 167-168.
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