India in Florence: Angelo de Gubernatis and the shaping of Italian Orientalism (1860-1900)

Filipa Lowndes Vicente
2021 Journal of Modern Italian Studies  
Florence as the capital for a new united Italy became a flourishing, and brief, centre for indian studies. This experience was always entangled with Angelo De Gubernatis's biography and initiatives and when he left for Rome, the city lost its role. Having decided to leave his rich and prolific archive in Florence's main public library meant, however, that Gubernatis returned to the city and placed it on the map of 19th century "oriental studies". Through congresses, exhibitions, museums, a
more » ... wide network of correspondents, journals, academic teaching and travel writing and the protagonism of Angelo de Gubernatis, "oriental", "India" and "Sanskrit" became recurrent words in the Renaissance city and spaces of physical and intellectual encounter between scholars of different origins. In my paper I will also analyse how the investment in "oriental studies" became part of a strategy of affirmation of the new nation of Italy within Europe and within a wider geography were knowledge circulated through written, visual and material forms. RIASSUNTO Capitale dell'Italia appena unita, Firenze divenne, seppur per un breve periodo, un fiorente centro di studi indiani. Questa esperienza si intrecciò con la biografia e l'attività di Angelo de Gubernatis, tanto da perdere questo suo ruolo quando l'intellettuale si trasferì a Roma. La decisione di lasciare il suo ricco e abbondante archivio alla Biblioteca Nazionale di Firenze, significò, comunque, che De Gubernatis tornasse a Firenze, fissando così la città nella mappa degli studi orientali del XIX secolo. Attraverso congressi, esposizioni, musei, una fitta rete internazionale di corrispondenti, riviste, corsi universitari, scritti di viaggio e l'attività di Angelo de Gubernatis, "Oriente", "India" e "Sanscrito" divennero parole ricorrenti nella città rinascimentale e luoghi di incontro fisico e intellettuale fra ricercatori di varia origine. Questo articolo analizza inoltre anche come l'investimento negli "studi orientali" sia divenuto parte della strategia di affermazione dell'Italia come nuova nazione sia in Europa sia in un contesto geografico più ampio, dove la circolazione della conoscenza avveniva attaverso forme scritte, visuali e materiali.
doi:10.1080/1354571x.2021.1883935 fatcat:76wdt26idvbo7pcisxwx6mj57e