Il rider non è lavoratore subordinato, ma è tutelato come se lo fosse
Marco Novella
2019
L'avvento dell'economia delle piattaforme impone alla dottrina di proporre costruzioni teoriche e soluzioni interpretative che evitino l'incombente pericolo di spiazzamento delle tutele giuslavoristiche. Oggi, le tecnologie digitali applicate all'organizzazione dei servizi di consegna consentono alle imprese di poter fruire di prestazioni da parte di una "folla" di lavoratori disposti ad accettare occasioni di lavoro senza peraltro essere obbligati a farlo. L'assenza di un obbligo a svolgere la
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... prestazione rischia di determinare lo scivolamento dei rapporti di lavoro dei riders nell'area, poco o nulla tutelata, del lavoro autonomo coordinato e continuativo. L'ultima pronuncia in materia, quella della Corte di Appello di Torino (4 febbraio 2019), ha segnato un cambiamento di rotta rispetto ai precedenti giudizi, riconducendo nell'alveo delle collaborazioni eterorganizzate i rapporti di lavoro dei ciclofattorini digitali. Al centro della motivazione dei giudici torinesi si colloca l'art. 2, comma 1, del d. lgs. n. 81 del 2015, norma dal significato ambiguo che, dopo essere stata declassata al rango di "norma apparente" dal giudice di prime cure, viene rivalutata dalla Corte di Appello sino a farla divenire la porta di accesso per le tutele di cui possono godere i riders. A questi ultimi è negata la qualificazione di lavoratori subordinati: ciononostante, ove le modalità di esecuzione delle loro prestazioni siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi al luogo di lavoro, troverà applicazione la disciplina del lavoro subordinato, nonostante i rapporti stessi rimangano "tecnicamente" di lavoro autonomo. La riconduzione del lavoro dei riders alle collaborazioni eterorganizzate lascia peraltro aperta la possibilità di stipulare accordi sindacali che, in considerazione delle peculiarità produttive del settore, eventualmente prevedano modulazioni, adattamenti o deroghe alla disciplina applicabile ai rapporti di lavoro dei ciclofattorini digitali.
doi:10.6092/issn.2421-2695/9630
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