Subito news Aggiornamenti dalla Letteratura Subito! News HbA1c 3 months after diagnossi predicts premature mortality in patients with new onset type 2 diabetes
A Cura Di, Valeria Manicardi, Maria Mulas, Antonino Di, Benedetto Giacoma, Di Vieste, Gennaro Clemente, D Kerr, H Partridge, J Knott, P Thomas
2011
unpublished
News di Valeria Manicardi Messaggio chiave. l'HbA1c a 3 mesi dalla diagnosi predice la mortalità a 5 anni nei Diabetici Tipo 2: otti-mizzare il compenso Subito! è un vantaggio. Nello studio retrospettivo HbA1c 3 months after diagnosis predicts premature mortality in patients with new onset type 2 diabetes, pubblicato sul volume 28 di Diabetic Medicine del 2011, gli autori si propongono di verificare quali fattori influenzano la mortalità nei Diabetici Tipo 2 a 5 anni dalla diagnosi. Dal 1999 al
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... 2003 nella cit-tadina inglese di Bournemouth, provvista di un registro di patologia, 3781 diabetici Tipo 2 di nuova diagnosi (57% Maschi) sono entrati in un programma di educa-zione terapeutica strutturata in collaborazione tra primary e secondary care. L'Obiettivo primario dello studio è stato valutare re-trospettivamente la mortalità a 5 anni dalla diagnosi ed i fattori indipendenti che la influenzano. Principali risultati Il primo dato che emerge è il raddoppio delle nuove diagnosi di diabete Tipo 2 che passano da 543 nel 1999 a 997 nel 2003, dovuto sia all'aumento della patologia diabetica, sia al programma condiviso con la primary care per favorire la diagnosi precoce della malattia. L'HbA1c media alla diagnosi era di 9,1% ed a 3 mesi dalla diagnosi-alla fine del pro-gramma di educazione terapeutica strutturata-si era ridotta a 7,3 %. A fronte del raddoppio delle nuove diagnosi la mortalità annuale a 5 anni dalla diagnosi è scesa dall'11% nel 1999 al 9% nel 2003 (p<0,005). La mortalità totale ha riguardato 579 pazienti (58% Maschi) , pari al 15% del totale. La mortalità in base alla durata della malattia è stata : 1,5% al 1° anno, 4% al 2°, 6,5% al 3°, 9% al 4°, 12% al 5°, 15% al 6°, 18% a 7 anni, 20% ad 8 anni, e 21% a 9 anni di follow-up. I predittori indipendenti di mortalità a 5 anni sono molteplici: • l'età al momento della diagnosi è il più potente pre-dittore di mortalità con un HR di 4,1 per l'età su-periore a 65 anni, rispetto a chi al momento della diagnosi ha una età inferiore a 55 (p< 0.001). • l'abitudine al fumo persistente e il sesso maschile (p< 0,04) sono fattori predittivi significativi di au-mentata mortalità a 5 anni dalla diagnosi. • Il valore di HbA1c raggiunto dopo 3 mesi dalla dia-gnosi è un forte predittore di mortalità a 5 anni: più potente il valore assoluto raggiunto dalla HbA1c a 3 mesi rispetto alla variazione ottenuta dalla diagnosi ai 3 mesi. In particolare la mortalità è doppia per chi a 3 mesi ha una HbA1c > a 8,5% rispetto a chi ha un valore < a 6,5% (p< 0,001) (Fig. 1). • Anche la durata del Diabete influenza direttamente la mortalità • Valori di PAS > di 160 mmHg ma anche < a 135 mmHg sono entrambi fattori indipendenti di au-mentata mortalità vs valori di PAS > 135 mmHg e < 160, prefigurando una curva ad U dell'andamento della mortalità rispetto alla PAS. La significatività re-sta anche dopo correzione per età. • Anche valori troppo bassi di PAD (< 75 mmHg) sono predittivi di aumentata mortalità rispetto a chi ha valori superiori (<75 < 85 mmHg) (p< 0,002) Nessuna significativa influenza invece del BMI e dell'assetto lipidico sulla mortalità a 5 anni in questa popolazione di Diabetici di nuova diagnosi.
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