Il reddito di cittadinanza tra workfare e metamorfosi del lavoro: una prospettiva giuslavoristica

Giovanni Modica Scala
2022
Il programma assicurativo venne riservato ai lavoratori dell'industria -meglio organizzati e più temuti -mentre furono esclusi i lavoratori agricoli e quelli dell'industria domestica, spesso in condizioni ben peggiori [J. DE DEKEN e D. RUESCHEMEYER, Social Policy, Democratization and State Structure: Reflections on Late Nineteenth-Century Britain and Germany, in State Theory and State History, R. TORSTENDAHL (a cura di), London, Sage, 1992, pp. 93-117]. Secondo Van Parijs e Vanderborght, « da
more » ... smarck in poi, la protezione sociale cessò di essere un compito marginale dei governi e venne gradualmente riconosciuta come una delle loro funzioni primarie, spesso assolta in collaborazione con le cosiddette "parti sociali" (...)» (in P. VAN PARIJS e Y. VANDERBORGHT, Il reddito di base. Una proposta radicale., cit., p. 109). 138 W. E. BEVERIDGE, Alle origini del welfare state. Il Rapporto su Assicurazioni sociali e servizi assistenziali, a cura di U. ASCOLI, D. BENASSI, E. MINGIONE, Milano, Franco Angeli, 2010 [ed. or. 1943]. 139 W. H. BEVERIDGE, Unemployment, a problem of industry, London, Longman, 1930. Oltre ad essere un modello di protezione sociale cd. universalista, per Beveridge i benefici andrebbero elargiti «come un diritto», senza verifica della situazione economica, sottolineando la «forza della contrarietà popolare a qualsiasi tipo di misura della condizioni economiche» (A. ATKINSON, Disuguaglianza. Che cosa si può fare, Milano, Raffaele Cortina Editore, 2015, p. 216). Il sistema dei labour exchanges tradì le ottimistiche aspettative di Lord Beveridge, rivelandosi «impopolari luoghi di stigmatizzazione e di umiliazione» al pari del loro precedente storico (A. SARTORI, Servizi per l'impiego e politiche dell'occupazione in Europa. Idee e modelli per l'Italia, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2013, p. 30).
doi:10.48676/unibo/amsdottorato/10271 fatcat:u5pywgi7ffcbriizeshu2ctusq