New classification criteria for rheumatoid arthritis

C.A. Scirè, R. Caproali
2011 Reumatismo  
tendenza attuale è infatti quella di identificare in fase iniziale quei casi di artrite con potenziale evolutivo rispetto a forme autolimitanti non severe, piuttosto che classificare e trattare solamente pazienti con diagnosi certa di AR (3). Per sviluppare i nuovi criteri per l'AR sono stati considerati quindi pazienti con artrite all'esordio ed è stato applicato come criterio di classificazione l'inizio di una terapia con DMARDs nel primo anno di osservazione clinica. Tale scelta è stata
more » ... rita a quella di utilizzare il giudizio degli esperti poiché questo sarebbe stato condizionato dai criteri ACR 1987. Tale condizionamento avrebbe introdotto un ragionamento circolare (fallacia logica) che avrebbe ricondotto i nuovi criteri a quelli vecchi, con i loro stessi limiti (6). Dal punto di vista metodologico, la creazione dei nuovi criteri si è sviluppata in 3 fasi successive: la prima guidata dai dati di coorti di pazienti con artrite all'esordio, la seconda guidata da consensus tra esperti e la terza di sintesi e validazione preliminare dei criteri ottenuti. Nella prima fase sono stati esplorati quei fattori rilevati alla prima osservazione di pazienti con artrite che fossero associati ad una maggiore probabilità di inizio di una terapia con methotrexate (o altro DMARD) nel primo anno di follow-up (7). A tal fine sono stati utilizzati i dati di diversi registri di coorti di artriti precoci europei e canadesi, includendo solo soggetti con almeno un'articolazione clinicamente tumefatta. Tra i diversi fattori esplorati ne sono stati identificati 6: tumefazione delle metacarpofalangee, tumefazione delle interfalangee prossimali, tumefazione dei polsi, dolorabilità della mano, elevazione degli indici di infiammazione e positività per fattore reumatoide (FR) o anti-peptidi citrullinati ciclici (ACPA). Ad ogni fattore è stato associato un peso proporzionale all'incremento della probabilità di trattamento con DMARDs. L o scorso settembre sono stati pubblicati i criteri classificativi 2010 ACR/EULAR per l'artrite reumatoide (AR) (1). La creazione del nuovo set di criteri è stata dettata da due principali motivi: in primo luogo dalla chiara evidenza dell'insufficiente accuratezza diagnostica dei criteri ACR 1987 nel discriminare pazienti con AR nelle fasi precoci di malattia (2); in secondo luogo dalla documentata necessità di una terapia precoce con disease modifying anti-rheumatic drugs (DMARDs) anche in forme di artrite indifferenziata per prevenire l'evoluzione della malattia (3, 4). Il grande elemento di novità emerso è rappresentato dalla formalizzazione di un nuovo concetto di AR. Nel precedente set di criteri del 1987 erano stati inclusi soggetti con diagnosi di AR di lunga durata e soggetti con altre artropatie, infiammatorie e non, ed erano stati testati una serie di criteri per identificare la migliore combinazione in grado di individuare pazienti con AR (5). Il concetto di AR alla base dei criteri classificativi del 1987 valorizzava aspetti di severità di malattia (fase avanzata), quali ad esempio erosioni e presenza di noduli reumatoidi, piuttosto che di sviluppo di malattia (fase precoce). Essendo ormai invece evidente dalla esperienza delle early arthritis clinics la possibilità di modificare l'andamento della malattia attraverso una diagnosi ed un intervento terapeutico precoci, il concetto di AR ha subito negli ultimi 20 anni una notevole evoluzione. Il problema diagnostico (e classificativo) si è progressivamente spostato -confondendosi -con quello prognostico. La
doi:10.4081/reumatismo.2010.159 fatcat:ut3vro7u5nfarcaaj37milz3ma