Democrazia deliberativa e superamento dei conflitti. Dalla teoria alla pratica

Dario Caprio
unpublished
The number of conflicts between citizens and institutions is increasing, especially concerning the choices that are to be made in terms of infrastructure. The article aims at highlighting the link between the dynamics of conflict and those of participation, stressing how the lack of public information and the absence of participation and inclusion in the decision-­-making process are the main causes of the opposition put in place by the so-­-called NIMBY phenomenon. Furthermore, the definitions
more » ... of the concept of participatory democracy and, above all, deliberative democracy, are developed, focusing on some of the most important theoretical references, and analyzing two particularly relevant instances in relation to deliberative processes within the Italian territory: that of the municipality of Ponte Buggianese (PT), which, making use of the regional law's effects on participation (l.r. Toscana n. 69/2007), has developed a decision-­-making process regarding the development of the Padule di Fucecchio, and that of Ponente di Genova's Gronda Autostradale. Keywords Conflicts-­-Nimby-­-Deliberative democracy-­-Participative democracy-­-Case Studies Le politiche pubbliche in ambito economico, sociale, territoriale ed ambientale negli ultimi anni mostrano, a diversi livelli istituzionali, numerosi limiti rispetto alla soluzione di problemi emergenti e di fronte a nuovi bisogni diversificati, provenienti da attori del mondo istituzionale, economico e dalla società civile. Sul fronte istituzionale, la gestione del territorio urbano appare sempre più complessa e priva di equilibrio tra la domanda, da un lato, di nuove aree produttive, di infrastrutture di aree e di nuove aree di edificazione abitative e l'istanza, dall'altro lato, di vincoli all'uso di nuove aree del territorio e maggiore 70 Dario Alberto Caprio Democrazia deliberativa e superamento dei conflitti attenzione alla qualità dell'ambiente e all'uso delle risorse. Di fronte a tali complessità, gli sperimentati modelli di partecipazione e di concertazione bilaterali rivelano sempre più i propri limiti. Il cittadino non si riconosce più necessariamente nelle tradizionali dimensioni di rappresentanza e nelle parti sociali e ne delegittima l'operato. Non sono rari i conflitti su dati di analisi tra gli stessi enti chiamati a controllare le procedure e gli iter amministrativi. Le stesse valutazioni tecniche fatte con standard diversi, qualche volta con riferimento alla dimensione internazionale ed altre volte a quella comunitaria o nazionale, non di rado sono contestate. Anche l'informazione, quando esiste, non viene comunicata, oppure non risulta appropriata rispetto ai diversi destinatari e, quindi, troppo tecnica o, al contrario, troppo generica. Tutto ciò determina elementi di delegittimazione delle istituzioni che rischiano di compromettere anche le più radicate tradizioni di collaborazione tra pubblica amministrazione e cittadini. Spesso si è di fronte a situazioni nelle quali la partecipazione di cittadini partecipanti è minima, ridotta a quei pochi che per "abitudine" sono soliti partecipare, oppure, al contrario, assistiamo alla grande partecipazione, intesa però solo come presenza, ma contenente enormi profili di conflittualità.
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