Questo contributo riflette su alcune pratiche di manipolazione/invenzione del passato più lontano in Sardegna in rapporto alle dinamiche di costruzione della memoria identitaria. Nel quadro dei processi economici di scala globale legati al turismo culturale, si esaminano le relazioni tra le forme di immaginazione storiografica veicolate da questi prodotti, le retoriche identitarie del campo politico-intellettuale e le politiche del patrimonio promosse dagli enti locali.