Ricordo di Franco Longoni

Stefano Carrai
2015
Franco Longoni è mancato nella sua Milano lo scorso 14 giugno. Vi era nato il 28 luglio del 1949. Dal padre Mario, compositore di operette, aveva ereditato la passione per la musica che lo aveva indotto a studiare il flauto traverso e a diplomarsi presso il Conservatorio di Milano. Dopo essersi laureato alla Statale in Letteratura greca con Dario Del Corno, ed aver estratto dalla sua tesi un articolo sulla storia del ditirambo uscito in «Acme» nel 1976, aveva cominciato ad insegnare nella
more » ... . Ben presto la sua fervida intelligenza e la sua passione per la letteratura di ogni epoca lo portarono ad interessarsi di libri antichi in genere e di autori italiani dal Seicento al primo Ottocento. Le modalità del suo esordio come italianista sono indicative del suo modo di lavorare e di intendere la ricerca. Verso la fine degli anni Ottanta, Longoni venne in possesso di un manoscritto appartenuto a Foscolo -già noto però malamente studiato -della traduzione lucreziana di Alessandro Marchetti. Foscolo vi aveva disseminato sui margini note e prove di traduzione oltre che copiato una primigenia redazione del sonetto Alla sera. Franco si rese conto subito dell'importanza del codice per la storia della poesia foscoliana e lo studiò a fondo in tale prospettiva, arrivando a concepire e confezionare un prezioso libretto intitolato Letture di Lucrezio, uscito per Guerini nel 1990. Vi raccolse l'edizione critica dei frammenti di traduzione e degli altri appunti foscoliani, compreso il sonetto citato, riunendo così tutti gli scritti di Foscolo relativi o ispirati al De rerum natura, cui antepose una
doi:10.15160/1826-803x/1067 fatcat:r5nolzkpfvg7jpycyzquzj3jme