Il ritorno della Cimicifuga racemosa

F Pansini
2008 Giorn. It. Ost. Gin   unpublished
Premessa La Cimicifuga racemosa è una pianta appartenente al genere delle ranuncolacee, nativa del Nord America con una estesa distribuzione dal sud del Canada alla Georgia. È diffusa in Europa soprattutto come pianta ornamentale da giardino. È nota anche con diverse al-tre denominazioni tra cui quella di Black Cohosh. Le prime osservazioni su un possibile utilizzo tera-peutico della Cimicifuga risalgono alle popolazioni native americane, oltre 2 secoli or sono, allorquando fu osservata
more » ... à del rizoma-radici della pianta nel trattamento del dolore mestruale e di svariati sintomi climaterici (vampate, irritabilità, modifiche dell'umore e disturbi del sonno). Nel 1832 un medico, il Dr. John King, indicò che l'utilizzazione di tintura madre del rizoma della Cimi-cifuga era in grado di alleviare forme dismenorroiche e infiammatorie associate all'endometriosi e diverse for-me nevralgiche. Dal 1840 al 1946 l'estratto alcolico di Cimicifuga è stato correntemente annoverato nel formulario uffi-ciale nazionale statunitense delle medicine. Attual-mente la Cimicifuga è commercializzata come rimedio erboristico negli USA per il trattamento della sintoma-tologia menopausale. È commercializzato in Italia con autorizzazione ministeriale come integratore alimenta-re, mentre in Germania è approvato e commercializza-to come medicinale vegetale. L'utilizzazione dell'estratto alcolico (isopropilico) della Cimicifuga racemosa è in genere ben tollerato al-la dose raccomandata di 40 mg/die di estratto secco. A dosaggi più alti possono comparire effetti collaterali come cefalea, nervosismo, accelerazione del respiro, RIASSUNTO: Il ritorno della Cimicifuga racemosa. F.S. PANSINI La Cimicifuga racemosa (Black cohosh) è erba medicinale usata tradizionalmente presso le popolazioni indiane del Nord America, nota sin dagli inizi del 1800 per i suoi effetti benefici sui sintomi menopausali. I terpenoidi dell'estratto alcolico del rizoma sono i principali principi at-tivi responsabili degli effetti benefici. L'estratto non si lega ai recettori ERα or Erβ ma compete con l'estradiolo per non ben identificati ligandi estrogenici. L'effetto della Cimicifuga a livello cellulare risiede in 2 supposti meccanismi. In primo luogo, gli effetti estrogenici recettore-mediati dipendono dalla capacità di competere per l'estrogeno endogeno: al contrario dei fitoestrogeni, sono stati dimostrati solo effetti di tipo inibitorio; non sono stati osservati effetti agonistici in assenza di estrogeni endogeni. Il secondo meccanismo coinvolge neurorecettori, come quelli della sero-tonina, del GABA e della dopamina che vengono a costituire ulteriori target della Cimicifuga. Effetti agonistici, con aumento o diminuzione del cAMP, sono probabilmente alla base degli effetti antidepressivi e ansiolitici, e spiegano anche l'effetto sui sintomi vasomotori e psichici. Nel lu-glio 2006 l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMEA) è venuta a conoscenza di numerose segnalazioni di effetti collaterali di epatotossicità del-la Cimicifuga. Dopo una revisione della letteratura, l'EMEA ha stabilito che tutti i casi segnalati in letteratura e nei report di farmacovigilan-za erano scarsamente documentati e, pur indicando una possibile epatotossicità della Cimicifuga, ne raccomanda l'uso con norme cautelative di sorveglianza. Infine, recenti dati (nell'animale e in vitro) indicano un possibile effetto benefico della Cimicifuga nel prevenire la perdita ossea attraverso un effetto di blocco della osteoclastogenesi. Relazione presentata in occasione del Congresso "Integratori e fitofarmaci nelle patologie ostetrico-ginecologiche" Modena, 8 marzo 2008
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