Enthymema VII 2012

Matteo Martelli
unpublished
L"articolo propone un percorso sulle rappresentazioni della soggettività emergenti intorno all"anno 1977 a partire dall"analisi di tre riscritture letterarie: Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia di Leonardo Sciascia, Pinocchio: un libro parallelo di Giorgio Manganelli, Alice disambientata a cura di Gianni Celati. Pur presentandosi come opere in buona parte differenti, per intenzioni, modalità di scrittura e destinatari, l"analisi mostra come i testi articolino dei percorsi condivisi, quali
more » ... l"aspetto della ricezione all"interno delle riscritture, i regimi di imperfezione dei personaggi e la messa in atto di soggettività impure, nel tentativo di mostrare l"elaborazione di una serie di vi-sioni che si focalizzano su modi, fantasie e possibilità di un attraversamento laterale degli uni-versi sociali e culturali. Parole chiave Riscrittura, Personaggio, Sciascia, Manganelli, Celati. Contatti matteo.martelli@uniurb.it Le pagine di questo articolo sono dedicate allo studio di alcune rappresentazioni della soggettività emergenti alla fine degli anni Settanta, particolarmente in riferimento al loro momento di cesura, quantomeno culturale, di maggiore visibilità, il 1977. Punto d"approdo di una stratificata e complessa rete di movimenti e snodi sociali, politici e cul-turali, l"«anno nove», come definito da Umberto Eco sul «Corriere della Sera», pur nelle sue contraddizioni e divergenze si è posto nel segno di una discontinuità nella rappresen-tazione dell"individuo frutto dell"elaborazione di un diverso atteggiamento emergente dall"inizio di quel decennio, rendendo visibile e portando forse a compimento un lento processo di rottura già in atto (Berardi 19) attraversato da fantasie sociali, creative e da derive di violenza urbana. Nel confronto e nello scontro delle diverse anime dello «stra-no movimento di strani studenti» (Lerner et al.) 1 in rapporto alla società civile, alla politi-ca ed al mondo delle istituzioni trovò manifestazione concreta la lenta maturazione di spazi valoriali alternativi frutto di un diverso immaginario, una ricerca ed un"affermazione di libertà che si coniugò con una valorizzazione positiva dell"elemento soggettivo ed esistenziale il quale, se in maniera ambigua conviveva ancora con il colletti-vo del movimento e delle assemblee, si pose al tempo stesso come libertà dal sociale, al-lontanando da sé in primo luogo «la centralità della politica dello stato, del partito, dell"ideologia» (Berardi 25). L"emersione di questi diversi modelli valoriali è sintesi di una serie di narrazioni e sce-neggiature culturali (Sedda 52-59) che durante il decennio dei Settanta hanno articolato 1 Per una descrizione dei diversi aspetti del movimento giovanile, nonché delle immagini dell"individualità che vi si manifestò, si rimanda, oltre al libro citato, ai volumi di Grispini, di Annun-ziata, di Cappellini (57-125) e di Echaurren.
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