La cittadinanza ecologica dimenticata: le consulte previe in materia ambientale in Ecuador

Serena Baldin, Università Degli Studi Di Trieste, Università Degli Studi Di Trieste
2018
The article examines the constitutional and legislative framework devoted to prior consultations in Ecuador. The questions that this research intends to answer are: What is the source of legitimisation of the participation in environmental matters in its deliberative variant? Which are the subjects authorized to participate in the consultations and what effects do the dialogical processes produce? How is the decision procedure structured? Is it guaranteed the representation of interests of
more » ... r Earth? The aim is to highlight the tensions of a State that is ecological and extractivist at the same time. L'articolo esamina il quadro costituzionale e legislativo dedicato alle consultazioni preventive in Ecuador. Gli interrogativi a cui la ricerca intende rispondere sono: Quale è la fonte di legittimazione della partecipazione in materia ambientale nella sua variante deliberativa? Quali sono i soggetti abilitati a partecipare all'iter delle consultazioni e che effetti producono i processi dialogali? Come si articola la procedura deliberativa? È garantita la rappresentanza degli interessi di Madre Terra? L'intento è di evidenziare le tensioni di uno Stato che si professa al contempo ecologico ed estrattivista. L'America Latina è un vivace laboratorio di teorie e innovazioni giuridiche, direzionato pure verso la tutela ambientale e gli istituti partecipativi, due aspetti fra loro intersecabili. Per la sua forte carica valoriale, infatti, l'ambiente sollecita un elevato grado di responsabilità sociale e di scelte partecipate e condivise. Per tale motivo, la democrazia ambientale poggia su tre pilastri, che si concretano nei diritti procedurali riguardanti l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia. L'ultimo tassello del percorso verso un rafforzamento della democrazia ambientale in quest'area del mondo è l'Acuerdo Regional sobre el Acceso a la Información, la Participación Pública y el Acceso a la Justicia en Asuntos Ambientales en América Latina y el Caribe, approvato a Escazú in Costa Rica il 4 marzo 2018. La sua genesi risale alla Conferenza dell'ONU sullo sviluppo sostenibile del 2012. In quella sede i Paesi centro e sudamericani si impegnarono ad adottare uno strumento ad hoc che recepisse il decimo principio della Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo del 1992 1 , come già fatto nel 1998, per l'area europea e asiatica, dalla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) con la stesura della Convenzione di Aarhus 2 , all'epoca considerata il più importante esempio di democrazia ambientale intrapreso sotto l'egida dell'ONU. L'assunto di fondo è che un pubblico informato renda possibile un ambiente migliore e che le decisioni finali traggano beneficio da processi decisionali amministrativi e legislativi basati su scambi dialogici fra cittadini e autorità pubbliche. L'obiettivo dell'Accordo di Escazú, espresso all'art. 1, è di «garantire la piena ed effettiva attuazione dei diritti di accesso alle informazioni in materia ambientale, di partecipazione pubblica nei processi decisionali e di accesso alla giustizia in materia ambientale, così come la creazione e il rafforzamento delle capacità e la cooperazione, contribuendo alla protezione del diritto di ogni persona, delle generazioni presente e future, a vivere in un ambiente sano e allo sviluppo sostenibile». Il quadro 1 Principio n. 10: «I temi ambientali vengono meglio affrontati con la partecipazione di tutti i cittadini, ai livelli più significativi. A livello nazionale ogni individuo dovrebbe avere libero accesso alle informazioni riguardanti l'ambiente, gestite dall'autorità pubblica, incluse le informazioni riguardanti i materiali pericolosi e le attività rischiose che si svolgono all'interno delle proprie comunità e le opportunità di partecipare ai processi decisionali. Gli Stati dovrebbero facilitare e incoraggiare la conoscenza, la consapevolezza e la partecipazione pubblica facendo in modo che le informazioni siano alla portata di tutti. Dovrebbe inoltre essere permesso l'accesso agli atti giudiziari e amministrativi contenenti le sentenze riparatorie». 2 Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, firmata ad Aarhus nel 1998 ed entrata in vigore nel 2001.
doi:10.13137/2611-2914/22741 fatcat:jghnsqayobbgbe5aj3hbhvh2gu