QUALE FUTURO PER LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI? Public Investments Evaluation: What Lies Ahead? Click Day Vs. Selection
V Selezione, Franco Prizzon, Manuela Rebaudengo
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1. Introduzione C'è chi sostiene che le criticità riscontrabili nel sistema italiano delle opere pubbliche (in fase di realizzazione e di esercizio) derivino principalmente dall'estrema frammen-tazione amministrativa del nostro territorio nazionale; chi, invece, ritiene che le problematiche nascano spesso dal carattere politico mediatico degli interventi, non solo delle cosiddette piccole opere. Certamente, per en-trambe le considerazioni, esistono argomentazioni con-vincenti. Oltre il 70% dei
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... omuni italiani può essere definito un piccolo comune, essendo dimensionalmente inferiore a 5.000 abitanti e, più precisamente, il 25% del totale nazionale è una piccolissima realtà che non supera i 1.000 abitanti [1]. Questo fenomeno è certamente più evidente in alcune Regioni (ad esempio Valle d'Aosta, Piemonte e Molise) e meno in altre (ad esempio Puglia, Emilia Romagna e To-scana), complice forse la morfologia del territorio. Tanti (piccoli) comuni corrispondono a tanti (piccoli) servizi da erogare, tanti (vetusti) patrimoni da gestire, tante esi-genze (a volte "personali") da soddisfare. Per questo, da sempre, gli investimenti in opere pubbliche (o di interesse pubblico) hanno avuto risvolti tecnici ma anche politico-amministrativi, indipendentemente dalla dimensione ter-ritoriale in cui esse vengono realizzate. Se per le Aree Metropolitane e per le grandi città è sem-pre il momento di intervenire (nonostante la crisi dell'ul-timo decennio e i ben noti problemi finanziari degli Enti Locali) per soddisfare le crescenti e mutate esigenze della popolazione, quale futuro avranno le piccole opere? Si ridurranno nel tempo, per numero e importo, conside-rando che presto si arriverà ad aggregazioni amministra-tive non solo nella sostanza, ma anche nella forma? Oppure continuerà la realizzazione con lo stesso trend, a pioggia e per filoni di finanziamento, a prescindere dalle reali esigenze locali? In entrambi i casi, quale ruolo (e quale significato) avrà la valutazione preventiva degli in-Abstract Despite the crisis of the last ten years and the local governments well-known financial requirements, the metropolitan areas and the big cities keep constructing public works in order to satisfy the increasing population needs. What lies ahead for the small public works? Will they decrease over time, both in terms of number and value, or will they keep going on as today, regardless of real local needs? In both cases, will the ex-ante assessment lose its importance or not? Maybe someone will put assessment process aside, making way for funding system "by request". Certainly it's the shortest way but it's well far away from public works planning process. The paper describes last national experience of small public works finance, the "Programma 6.000 Campanili", which has the request sending time as evaluation criterion.
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