Le infezioni di cute e tessuti molli: principali quadri clinici Skin and skin tissue infections: main clinical patterns/pictures

Francesco Menichetti
2009 Le Infezioni in Medicina   unpublished
L e infezioni della cute e dei tessuti molli (SSTIs, skin and soft tissue infections) de-terminano spesso malattia acuta con fre-quente ricovero in pronto soccorso e rappre-sentano la causa più comune d'infezione nell'ambito di tutti i gruppi di età [1]. Nella pratica clinica occorre identificare i pa-zienti con celluliti lievi che non richiedono in-tervento chirurgico e che è possibile trattare a domicilio con adeguata terapia antibiotica. In questi casi non è in genere necessaria la dia-gnosi
more » ... eziologica e la terapia è per lo più empi-rica (amoxicillina-clavulanato o un fluorochi-nolone). Negli USA stanno emergendo infe-zioni sostenute da Staphylococcus aureus resi-stenti alla meticillina di origine comunitaria (CA-MRSA) che invece richiedono uno sforzo diagnostico [2, 3]. Una esatta identificazione dei casi complicati o gravi per i quali si rende necessario il ricovero o-spedaliero si fonda sul quadro clinico locale, sul-le condizioni generali del paziente (sintomi siste-mici, fattori di rischio specifici) e sulla eventua-lità del ricorso all'intervento chirurgico. Segni sistemici di gravità sono rappresentati dalla presenza di febbre elevata o ipotermia, tachicardia (>100 battiti/minuto), ipotensione (pressione arteriosa massima <90 mmHg o ri-duzione di <20 mmHg rispetto al normale) e sul fronte biochimico da elevati valori della proteina C reattiva (PCR), leucocitosi neutro-fila, positività della procalcitonina, incremento di creatinina e creatin-fosfochinasi (CPK), ri-duzione dei bicarbonati all'emogasanalisi. Tale quadro che può indicare la progressione verso lo shock settico o tossico impone l'immediato ricovero e talvolta direttamente in terapia in-tensiva. Nei casi gravi e ospedalizzati è neces-sario perseguire la diagnosi eziologica tramite emocolture e agospirato delle lesioni. Il mate-riale va sottoposto ad esame batterioscopico di-retto previa colorazione di Gram e a esami col-turali per germi aerobi e, in casi selezionati, a-naerobi. Nel caso di raccolte ascessuali che richiedano drenaggio chirurgico, nel sospetto di fascite ne-crotizzante o di celluliti gangrenose si impone l'immediato consulto chirurgico [4, 5]. Impetigine L'impetigine si presenta con molteplici e discrete lesioni purulente, solitamente causate da S. aureus e S. pyogenes. Predilige i bambini (età 2-5 anni) nelle zone tropicali e subtropi-cali in contesti socio-economici svantaggiosi ma può manifestarsi anche in zone diverse nei mesi estivi [6]. Si ritiene che la colonizzazione cutanea (streptococchi) o nasale (stafilococchi) prece-da le lesioni impetiginose che vengono favorite da lesioni e abrasioni minori. Le sedi più tipiche sono il volto, zone periorifiziali, il dorso delle mani e il capillizio. Nella forma bollosa si generano delle lesioni vescicolari che evolvono poi in bolle che si riempiono di liquido giallastro o scuro o evolvono nettamente in pustole esitando infi-ne in croste. Nella impetigine non bollosa le lesioni inizia-li sono rappresentate da papule che evolvono in vescicole circondate da un alone eritema-toso poi in pustole e infine croste che lascia-no zone depigmentate [7]. Caratteristicamente l'impetigine non si ac
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