EPIDEMIOLOGIA DELLE MENINGITI BATTERICHE NELL'AREA SPEZZINA: ESPERIENZA DELL'ANNO 2005

E. Battolla, F. Via, R. Orlandi, F. Orlandini, R. Guarino, G. Senesi, M. Vallarino, M. Dono
2006 Microbiologia Medica  
Introduzione. Il progressivo aumento delle infezioni fungine, in particolare a livello nosocomiale e in pazienti immunodepressi, segnalato in questi ultimi decenni da una serie innumerevole di osservazioni, rende necessario, dove possibile, definire percorsi diagnostici che consentano di individuare più precocemente stipiti fungini potenzialmente coinvolti in eventi infettivi. A livello di lieviti, se è noto che C.albicans è la specie di più frequente riscontro in campioni clinici, altre specie
more » ... di Candida così come altri lieviti vengono segnalati come responsabili di infezioni nell'uomo, con spettri similari di patologie, anche se con differenze significative nell'evoluzioni cliniche e nelle opzioni terapeutiche. La recente introduzione di nuove molecole antifungine, così come il possibile riscontro di resistenze primitive o secondarie a differenti chemioterapici, rende a maggior ragione indispensabile una corretta e tempestiva identificazione delle specie coinvolte, per una più appropriata scelta del regime terapeutico. Metodi. Scopo dell'indagine è quello di verificare la sensibilità del sistema rapido (4 ore) di identificazione di Lieviti RapID Yeast Plus System (Remel -Oxoid S.p.A.) su stipiti ATCC e di collezione precedentemente identificati con sistema ID32C (BioMerieux). Risultati. L'indagine eseguita su 40 campioni (4 ATCC e 26 stipiti di collezione) ha messo in evidenza una sensibilità complessiva del sistema del 90% e superiore al 95% per le specie di Candida con maggior frequenza di isolamento. Conclusioni. Considerando che C.albicans, C.glabrata, C.parapsilosis, C.tropicalis rappresentano il 96-98% degli isolati clinici, il sistema RapID ID Yeast Plus può considerarsi, a nostro avviso un'alternativa valida tra i sistemi di identificazione di lieviti, in particolare per il genere Candida, tenuto conto che la riduzione dei tempi di identificazione (4 ore) rispetto ad altri sistemi manuali (24-48 ore) non comporta riduzioni significative dei livelli di sensibilità.
doi:10.4081/mm.2006.3175 fatcat:qetjtasbcfbcxnok54pn7za7om