Università degli Studi di Bologna TESI DI DOTTORATO DI RICERCA IN DIRITTO PUBBLICO (Codice disciplinare: IUS/I0) I PRINCIPI GENERALI IN MATERIA DI AFFIDAMENTO DEI CONTRATTI PUBBLIO Candidato: "I principi generali in materia di affidamento dei contratti pubblici"

Dott Ssa, Antonella Azzariti, Ciclo Xviii, Relatore Prof, Caia, ' Coordinatore, Sciullo, Dott Ssa, Antonella Azzariti
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Profili introduttivi CAPITOLO I Lineamenti dell'attività contrattuale della Pubblica Amministrazione. 1.1. La ricostruzione dottrinale e giurisprudenziale del modulo procedimentale dell'evidenza pubblica. 1.2. I valori alla base della elezione del modello concorsuale come principale strumento di scelta del contraente nell'ordinamento nazionale. CAPITOLO II I caratteri fondamentali della regolamentazione europea dei contratti pubblici. 2.1. I valori protetti. 2.2.Le tecniche di normazione
more » ... ate. PARTE II Profili ricostruttivi CAPITOLO III I principi generali presiedenti l'esplicazione dell'attività contrattuale del soggetto pubblico. 3. Inquadramento generale. Sezione I Il principio di non discriminazione in base alla nazionalità. 3.1.1. Tratti generali. 3.1.2. L'applicazione del principio di non discriminazione al tema delle specifiche tecniche. 2 Sezione II La parità di trattamento. 3.2.1. Tratti generali. 3.2.2. La fase di preselezione soggettiva dei concorrenti e l'interpretazione delle cause di esclusione dalle procedure di gara. 3.2.3. L'operatività del principio della parità di trattamento in relazione ai criteri di aggiudicazione. 3.2.4. La tensione tra le istanze di flessibilità e la tutela della parità di trattamento in relazione all'istituto del dialogo tecnico. 3.2.5. Il dialogo competitivo. 3.2.6. La salvaguardia della parità di trattamento nell'affidamento dei pubblici servizi a soggetti terzi rispetto alla pubblica amministrazione e le modifiche normative apportate dall'art. 13 del D.L. n. 223 del 2006. Sezione III I principi di trasparenza e pubblicità. 3.3.1. I profili generali di operatività. 3.3.2. Il principio di trasparenza ed il concetto di "pubblicità adeguata" nel pensiero giurisprudenziale comunitario. 3.3.3. Il sistema di pubblicità alla luce delle Direttive 2004/18/CE e 2004/17/CE e del codice dei contratti pubblici. 3.3.4. L'obbligo di preinformazione. 3.3.5. Il bando di gara. 3.3.6. Gli obblighi di post-informazione e le comunicazioni successive agli operatori economici. 3.3.7. La trasparenza nei rapporti tra Amministrazione ed operatori economici. 3.3.8. La nuova connotazione del diritto d'accesso agli atti delle procedure concorsuali in base all'art. 13 del Codice de Lise. Sezione IV Il principio di proporzionalità. 3.4.1. I tratti generali. 3.4.2. La sfera applicativa del principio di proporzionalità nella disciplina comunitaria ed interna dei contratti pubblici. 3.4.3. Il significato del principio di proporzionalità in relazione alla disciplina delle specifiche tecniche. 3.4.4. Il rispetto della proporzionalità nella scelta dei moduli procedimentali di affidamento dei contratti pubblici 3 PARTE III Profili evolutivi CAPITOLO IV La configurazione del valore della concorrenza nell'ambito dell'attività contrattuale della Pubblica Amministrazione. 4.1. L'evoluzione dei valori protetti dalla disciplina delle procedure ad evidenza pubblica. 4.2. Il concetto di "mercato" come bene protetto. PARTE I Profili introduttivi 7 CAPITOLO I LINEAMENTI DELL'ATTIVITA' CONTRATTUALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. 1.1. La ricostruzione dottrinale e giurisprudenziale del modulo procedimentale dell'evidenza pubblica. Nella tradizione propria dell'ordinamento nazionale, il concetto di evidenza pubblica indica, in senso lato, la serie procedimentale che la pubblica amministrazione è tenuta ad osservare ogniqualvolta debba scegliere un operatore economico nell'ambito dell'attività contrattuale finalizzata alla realizzazione di lavori o di opere, alla prestazione di servizi in senso ampio nonché alla fornitura di beni. L'interesse scientifico per tale tema si può ricondurre, in linea generale, a due ordini di ragioni riconducibili, da un lato, all'esigenza di comprendere le caratteristiche e le peculiarità dell'agere contrattuale delle pubbliche amministrazioni, in larga parte, come si vedrà, inquadrato come ambito derogatorio rispetto al diritto comune, dall'altro, al fondamentale rilievo che l'assegnazione di appalti e concessioni, tradizionalmente, rileva per l'ordinamento giuridico non soltanto come momento di costituzione di un rapporto negoziale ma come scelta attributiva di vantaggi dal punto di vista economico e di beni giuridici 1 . 1 LEDDA F. , Il problema del contratto nel diritto amministrativo, Torino, 1964 ora in Scritti giuridici, Padova, 2002, 323, il quale rileva: "quel contratto, che nella sua espressione più consueta siamo soliti imprenditore e, dall 'altro, un'amministrazione aggiudicatrice di cui all'art. 1, lett. b), della direttiva, ed aventi per oggetto l'esecuzione o, congiuntamente, l'esecuzione e la progettazione di lavori o di un'opera come definita dalla direttiva, ovvero l'esecuzione, con qualsiasi mezzo, di un'opera rispondente alle esigenze specificate dall'amministrazione aggiudicatrice". Consiglio di Stato, parere 6 febbraio 2006, cit., n. 355/06, cit.; la possibilità di ricorrere alla vendita di cosa futura come figura alternativa rispetto all'appalto, viene limitata in giurisprudenza alle ipotesi eccezionali in cui si ravvisi l'effettiva necessità di rivolgersi ad un esecutore determinato, perché il bene da acquistare sia infungibile per le sue caratteristiche strutturali e topografiche ovvero un bene unico nel suo genere: Consiglio di Stato, Ad. Gen., 17 gennaio 2000, n. 2, in Il Consiglio di Stato, 2001, I, 1009 Consiglio di Stato, VI, 1 marzo 2005, n. 816, in Il Consiglio di Stato, 2005 In questo senso l'art. 92 del r.d. n. 827 del 1924 prevede che: "La trattativa privata ha luogo quando, dopo aver interpellato, se ciò sia stato ritenuto conveniente, più persone o ditte, si tratta con una di esse".
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