Editoriale
Angela M. Andrisano
2015
Dopo 18 fascicoli e centinaia di articoli, in cui agli autori affermati si sono via via affiancati giovani studiosi, possiamo affermare che la scelta di abbandonare la pubblicazione cartacea e passare all'online nella forma dell'Open Access si è rivelata vincente. Il merito di questa scelta si deve all'amministrazione di Unife, che proprio in quegli anni dava inizio ad un percorso di innovazione che metteva al centro l'accesso digitale alle informazioni, includendovi anche le pubblicazioni
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... tifiche. Nell'epoca attuale del web 3.0 in cui le riviste online sono ormai migliaia è facile enfatizzare l'efficacia di tale scelta. Un grande merito va riconosciuto a Matteo Galli che, allora responsabile della rivista, scommise sulla formula più innovativa ma certo anche più rischiosa. Dal primo fascicolo (I 1 2006) ad oggi (X 1 2015) la rivista è uscita continuativamente con due numeri all'anno, si è fatta conoscere ed apprezzare, si è imposta nel panorama delle pubblicazioni nazionale e internazionale richiamando autori giovani e meno giovani, attratti da tempi di pubblicazione più celeri e consapevoli dell'importanza di una seria valutazione. Infatti, ben prima che il referaggio o il doppio referaggio, cieco o quasi cieco, si diffondesse come una sorta di condizione necessaria e sufficiente della validità scientifica di una rivista, gli AOFL hanno sempre sottomesso tutti i contributi a una doppia valutazione: e i nomi dei valutatori, tutti archiviati, saranno a breve pubblicati. Siamo convinti che il peer review sia un processo essenziale, e appunto una condizione necessaria: ma non sufficiente. La garanzia dell'efficacia scientifica -è difficile nell'entropia di pubblicazioni e nel rinnovarsi delle metodologie giudicare sul valore scientifico -risiede infatti in primo luogo nella diffusione: liberi da ogni forma di vincolo, tutti gli articoli di AOFL sono disponibili e diffusi, reperibili facilmente attraverso i motori di ricerca e hanno popolato i grandi network della ricerca come Academia.edu e Research Gate. Mentre in ossequio a riforme forse troppo veloci e agenzie di valutazione non sempre libere da forme di presbiopia la ricerca scientifica è sempre più settorializzata e vincolata a declaratorie e confini rigidi, le sezioni di Letteratura, Linguistica, Cinema, Teatro, Arte permettono al contrario un fertile dialogo tra le diverse discipline, senza tuttavia mai derogare dal rigore necessario per rispettare fondamenti e metodologie specifiche. Gli attuali criteri che regolano i sistemi di valutazione nazionali -di cui peraltro si richiede da tempo e da molti un riequilibrio -penalizzano certo questa articolazione, solo apparentemente stravagante, che punta in realtà alla circolazione e al confronto dei
doi:10.15160/1826-803x/1128
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