Andamento dell'infezione da virus dell'epatite C (HCV) acquisita alla nascita Evolution of hepatitis C virus (HCV) infection acquired at birth

Eliseo Minola, Francesca Berera, Osvaldo Fracassetti, Giampaolo Quinzan, Natale Lorenzi, Giacomo Delvecchio
unpublished
I INTRODUZIONE I l virus dell'epatite C (HCV) è stato identifi-cato alla fine degli anni '80 [1, 2] ed è consi-derato il principale responsabile eziologico delle epatiti nonA nonB a trasmissione parente-rale [3, 4]. Fin dai primi anni '90 svariati studi riguardanti la trasmissione materno-infantile del virus hanno fornito risultati contrastanti [5-8], ascrivibili a diverse cause (differenze socio-demografiche delle popolazioni analizzate, di-versa tecnologia di PCR, differenti generazioni di
more » ... ts sierologici). Per questo motivo presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo è stato iniziato uno studio prospet-tico sulla trasmissione materno-infantile del virus dell'epatite C. Tutte le donne che sono ri-sultate antiHCV positive al parto, dopo avere fornito il consenso, sono state arruolate nello studio assieme ai loro bambini. Questi ultimi sono pure stati controllati dalla nascita per va-lutare l'eventuale trasmissione verticale dell'in-fezione da HCV. I bambini infettati alla nascita, risultati essere circa il 5% dei neonati, sono stati sottoposti ad un follow-up necessario per osservare l'evolu-zione clinica della malattia. Il presente lavoro prospettico ha inteso valu-tare l'andamento dell'infezione da HCV, ac-quisita alla nascita, in 8 bambini nati da mamme anti-HCV positive ed HCV RNA (PCR) positive. I SOGGETTI E METODI Dal Settembre 1994 al Dicembre 1998, abbiamo seguito 8 bambini, 6 di sesso maschile (75%) e 2 di sesso femminile (25%). Ciascun bambino era nato da donne anti-HCV positive e documen-tate viremiche (HCV RNA positive) al parto e con malattia epatica istologicamente documen-tata nei 6 mesi successivamente al parto. Cia-scun bambino è stato seguito tramite prelievi di sangue effettuati alla nascita, ad intervalli di tre mesi, durante il primo anno di vita e, di seguito, ogni sei mesi fino a circa il 36° mese di vita. La ricerca di anticorpi anti-HCV è stata effettuata mediante un test immunoenzimatico commer-ciale (Abbott HCV EIA 3.0, Abbott Labs, USA), i campioni risultati positivi sono stati confer-mati mediante test RIBA 2 a e 3 a generazione (Chiron Corporation, Emeryville, USA). Per determinare la presenza di HCV RNA nel siero dei pazienti, è stata utilizzata una meto-dica RT PCR con primers nella regione 5'UTR del genoma virale. I genotipi sono stati determinati mediante RT nested PCR nella regione core del genoma vi-rale e classificati secondo Simmonds. Gli indici di funzionalità epatica (transaminasi = AST e ALT) sono stati valutati tramite test di routine; si considerano nella norma valori di AST ed ALT inferiori a 46 mU/ml.
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