IN MEMORIAM In ricordo di Ugo Fabietti Come si può giungere all'antropologia

Francesco Remotti
2017 2017 A ⎸ NUAC   unpublished
Come molti di noi si sono ripromessi, ci sarà, anzi senz'altro ci saranno di-versi momenti che dedicheremo ad approfondire la figura di Ugo Fabietti, la sua vasta opera sul campo e teorica, il suo grande impegno istituzionale, la sua eredità di maestro dell'antropologia italiana. Ma "ora", a pochi mesi dalla sua scomparsa (7 maggio 2017), non è ancora tempo di bilanci: si impongono invece i ricordi, le reazioni emotive da parte di coloro che l'hanno conosciu-to, frequentato, stimato, amato.
more » ... " è il momento in cui-nella memoria dei colleghi, dei collaboratori, degli studenti-la dimensione scientifica e pubblica si intreccia con l'esperienza personale. Da quando Ugo è scomparso, sono ovviamente molti i ricordi che si affol-lano alla mia mente: quattro decenni di conoscenza e, per diversi periodi, persino di stretta, quotidiana collaborazione accademica, oltre che, più gene-ralmente, professionale e scientifica (senza dimenticare, in anni felici, la fre-quentazione delle nostre rispettive famiglie). Tra questi moltissimi ricordi, uno in questi giorni è ritornato con particolare insistenza: è il ricordo del no-stro primo incontro nello studio che avevo condiviso con Remo Cantoni in via Festa del Perdono a Milano. Allora (seconda metà degli anni Settanta) ero stato chiamato a insegnare Antropologia culturale all'Università Statale, e Remo Cantoni, il professore di filosofia morale che volle questo insegnamen-to nella Facoltà di Lettere e Filosofia, era venuto a mancare il 3 febbraio 1978. Di quell'incontro conservo nella memoria lo sguardo e il sorriso aperto, This work is licensed under the Creative Commons © Francesco Remotti In ricordo di Ugo Fabietti: Come si può giungere all'antropologia
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