Per una pedagogia del dono

Anna Kaiser
unpublished
The act of giving, in a pedagogical point of view, interlaces often with the act of giving himself and with the free and responsable will of encountering the other by his humanity. The main characteristic of giving is the gratuitousness: the human being can be educated aim for freedom and generosity about being able to give and give himself without fee. He who instead receives the gift had to be grateful: the gratification takes shape as an essential element in the educational life of the
more » ... t. 1. La dimensione umana del donare e del donarsi: educare e formarsi Uno dei proverbi popolari che riguardano il donare recita: "Più stretto è il cuore, più piccolo è il dono". Altri detti ammoniscono: "Da chi ti dona, guardati" o "Se congiunto non è con la saggezza, un dono assai funesto è la bellezza", nonché "Chi sempre prende e niente dona, l'amore dell'amico lo abbandona"; consigliano: "Meglio dieci donare che cento prestare"; sentenziano: "Non sa donare chi tarda a dare". E ancora, da epoche pas-sate, dichiarano: "A caval donato non si guarda in bocca", coinvolgendo anche il rappor-to teologico: "Chi del suo dona, Dio gli ridona". Ebbene, il donare si mostra presente, in molteplici risvolti, nella quotidianità dell'uomo occidentale. Gli elementi che emergono maggiormente evidenti sono di carattere etico, socio-relazionale, economico. Quando si pensa a un dono come regalo, il primo elemento che affiora è il rappor-to che lega donatore e ricevente. Infatti, a seconda del tipo di relazione varia la qualità e l'entità del dono, anzitutto per il valore economico che possiede: il dono ha un peso, anche in termini di denaro. Il dono è il regalo che ha un prezzo preciso, segno del lega-me tra chi lo fa e chi lo riceve. Il calcolo del prezzo però esclude un fattore essenziale e decisivo del donare: la gratuità, che sembra venir meno ove domina il mercato. Con il termine "donare" ci si dovrebbe riferire infatti alla capacità del singolo di «Dare ad altri liberamente e senza compenso cosa utile o gradita», come recita il Vocabolario del-la Lingua Italiana Treccani. Invece, il legame tra dono e gratuità non è scontato, dato che il dono non risulta sempre e soltanto gratuito né esclude a priori lo scambio. Anzi, come racconta Marcel Mauss (2002: 134), i doni si sono distinti, nelle comunità arcai-che, come «fatti sociali totali», poiché «fenomeni (...), a un tempo, giuridici, economici, religiosi e anche estetici, morfologici, ecc.» in grado di mettere in movimento «la totalità della società e delle sue istituzioni» sulla base dello scambio. Si tratta-continuando a seguire gli studi dell'antropologo francese-del sistema più antico di tipo economico e giuridico, incentrato su commercium e connubium: convivenza pacifica e rispettosa fon
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