T 3 TICONTRE. TEORIA TESTO TRADUZIONE numero 5-maggio 2016 con il contributo dell' Area dipartimentale in Studi Comitato direttivo

Filologici Linguistici, Letterari, Pietro Taravacci, Andrea Binelli, Matteo Fadini, Fulvio Ferrari, Carlo Tirinanzi, De Comitato, Simone Albonico, Federico Bertoni, Bologna, Corrado Bologna (+52 others)
unpublished
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Tra i contributi recenti sul Milione/Devisement, segnalo: Christine Gadrat-Ouerfelli, Lire Marco Polo au Moyen Âge. Traduction, diffusion et réception du Devisement du monde, Turnhout, Brepols, 2015; Alvise Andreose, Marco Polo's Devisement dou monde and Franco-Italian tradition, in «Francigena», i (2015), pp. 261-291; Simon Gaunt, Marco Polo's Le devisement du monde. Narrative Voice, Language and Diversity, Cambridge, Brewer, 2013; Giovanni Battista Ramusio "editor" del Milione. Trattamento del testo e manipolazione dei modelli. Atti del Seminario di ricerca (Venezia, 9-10 settembre 2010), Roma-Padova, Antenore, 2011; Christine Gadrat, Le rôle de Venise dans la diffusion du livre de Marco Polo (XIV e -début XVI e siècle), in «Médiévales», lviii (2010), pp. 63-78. Silvia Conte (a cura di), I viaggi del Milione. Itinerari testuali, vettori di trasmissione e metamorfosi del Devisement du monde di Marco Polo e Rustichello da Pisa nella pluralità delle attestazioni. Atti del Convegno Internazionale (Venezia, 6-8 ottobre 2005), Roma, Tiellemedia, 2008; Alvaro Barbieri, Il narrativo nel Devisement dou monde. Tipologia, fonti, funzioni, Roma, Tiellemedia, 2008. 2 Cfr. Alvaro Barbieri, Dal viaggio al libro. Studi sul Milione, Verona, Fiorini, 2004, p. 10: «La tradizione manoscritta dell'opera è vasta, plurilingue e intricata. La redazione che rispecchia più fedelmente i lineamenti della stesura originaria è quella franco-italiana, tràdita dal ms. fr. 1116 della Bibliothèque nationale de France (contrassegnato nella bibliografia specialistica con la sigla F). Strettamente imparentati con F sono: FG, una riscrittura in buon francese; TA, una riduzione toscana; VA, una traduzione venetoemiliana. Tutte queste versioni formano il raggruppamento A. Ma esiste un altro insieme di testi che documentano, a vari gradi e livelli, uno stadio più conservativo del libro di Marco e che costituiscono, di fronte alla famiglia A, un unico gruppo B. Tra questi, il più autorevole, e contenutisticamente più completo, è Z, una redazione latina conservata dal ms. Zelada 49.20 dell'Archivio Capitolare di Toledo». Sul problema 288 Alessio Collura delle lingue usate (dal francese e dal latino ai dialetti italiani, al catalano, al portoghese, al castigliano, all'inglese, ecc.); quelli che colpiscono sono piuttosto i processi di riscrittura e di adattamento, i rimaneggiamenti, le traduzioni da una lingua all'altra e viceversa: La febbre di diffondere il Milione in nuovi ambienti deve aver suggerito a traduttori e copisti di volgere subito il testo ceduto nelle loro mani nella lingua ritenuta più efficace per la sua ulteriore propagazione: il latino ad uso di missionari e scienziati, le lingue volgari e i dialetti per commercianti e viaggiatori, ma anche per un consumo voluttuario, da libro di evasione. 3 Concretamente, l'esistenza di più redazioni e di una multiforme realtà testuale, determinata dai continui rimaneggiamenti, ampliamenti e scorciature cui è stato sottoposto il testo originario (quello, per intenderci, uscito dalle carceri genovesi e frutto del "patto" tra Marco Polo e Rustichello da Pisa), si spiega proprio alla luce di una ricezione complessa e stratificata dell'opera. Questo perché il Devisement dou monde, con il suo variegato orizzonte tematico-contenutistico e con un taglio stilistico ed elaborativo non univoco, si è posto fin dalle origini su un terreno di "genere" poco definito, anzi, proprio alla confluenza di più generi. E ancora oggi, d'altronde, chi si appresta alla lettura del Milione in una delle redazioni prospetticamente segnate e in una delle sue edizioni, finisce col sentirsi trasportato nel bel mezzo di un romanzo postmoderno ante litteram. Tra tutti i testi prodotti dal Medioevo occidentale, il Milione è uno dei più sfuggenti. Sfuggente nella forma, che va seguita nelle rifrazioni di una tradizione manoscritta complessa e plurilingue, sfuggente nel suo statuto letterario, refrattario all'attribuzione di facili etichette e valutazioni sommarie. 4 La natura proteiforme del Devisement, il complesso iter organizzativo del materiale tematico (giustificabile di fronte a una mole così grande di informazioni e narrazioni), l'alternarsi di fasi di scrittura e riscrittura, di trasmissione e traduzione, hanno trovato un necessario riflesso nell'approccio critico all'opera poliana. Se il primo passo è stato quello di fare chiarezza nella tradizione del testo (filologicamente segnato dall'intrecciarsi di tradizione diretta e indiretta, con una netta se non quasi totale prevalenza di quest'ultima) 5 e si è cercato di dipanare, districandoli, tutti i fili della matassa, in un secondo momento testuale e sulla storia della trasmissione del libro, si vedano anche: Alvaro Barbieri, Quale Milione? La questione testuale e le principali edizioni moderne del libro di Marco Polo, in «Studi mediolatini e volgari », xlii (1996), pp. 9-46. Eugenio Burgio e Mario Eusebi, Per una nuova edizione del Milione. Osservazioni sulla lingua della compilazione arturiana di Rustichello da Pisa, in Conte, I viaggi del Milione, cit., vol. i, pp. 17-48; Jacques Monfrin, La tradition du texte de Marco Polo, in Études de philologie romane, Genève, Droz, 2001, pp. 513-533. 3 La citazione è tratta da Cesare Segre, Introduzione, in Marco Polo, Milione. Le divisament dou monde. Il Milione nelle redazioni toscana e franco-italiana, a cura di Gabriella Ronchi, Milano, Mondadori, 1982, pp. xi-xxix, a p. xvii. 4 Barbieri, Dal viaggio al libro, cit., p. 157. 5 Come è noto, la tradizione del Devisement dou monde è estremamente peculiare nel panorama della letteratura romanza medievale: infatti, la quasi totalità degli oltre 130 testimoni del liber di Marco Polo e Rustichello presentano una facies linguistica diversa rispetto a quella originaria. Fanno eccezione solamente il ms. Paris, BNF, fr. 1116 (F) e il frammento in collezione privata (f) scoperto da Chiara Concina, Prime indagini su un nuovo frammento franco-veneto del Milione di Marco Polo, in «Romania», cxxv Ticontre. Teoria Testo Traduzione -v (2016) Zoologie e teratologie nel Devisement dou monde 289 hanno fatto capolino tendenze ermeneutiche e approcci metodologici di varia natura. Nella sua complessità, la bibliografia sul Milione può essere fatta rientrare in due campi nettamente separati, quello della filologia e quello dell'orientalistica, ai quali si è di recente aggiunta -ma con una certa lentezza e in modo non del tutto organico -un'attenzione per la materia etnografica, di cui Alvaro Barbieri è uno dei più appassionati sostenitori. 6 Alla luce di questa "precarietà di genere" e delle potenzialità ermeneutiche a cui si presta il libro di Marco Polo, esso è stato interpretato ora come raccolta di mirabilia, ora come manuale di mercatura, o ancora come un trattato geografico o come una celebrazione della potenza mongola. Ma se è vero quanto afferma Barbieri, ossia che la prima interpretazione, «corrente nel Medioevo, è da respingere», 7 è altrettanto vero che, ponendoci proprio in un'ottica medievale entro la Weltanschauung che in qualche modo ha plasmato sia l'autore, o meglio gli autori del Milione, sia i primi fruitori dell'opera con il loro orizzonte d'attesa, non si può trascurare -anche semplicemente in una prospettiva ricezionale -quell'«approccio ingenuo al Milione» come catalogo teratologico o rassegna di favolose ricchezze documentato, peraltro, dai titoli fiabeschi con i quali il libro circolava e si diffondeva in varie lingue (Livre des merveilles, De mirabilibus mundi). 8 Arriviamo, dunque, al punto di partenza del presente contributo. Quello che mi pare di aver desunto da un'indagine contrastiva della critica più aggiornata è che se da un lato si sono moltiplicati gli studi antropologici ed etnografici del Milione, dall'altro lato si è prestata poca attenzione (o forse un'attenzione superficiale) alla mirabile realtà faunistica dell'Oriente racchiusa e rappresentata nell'opera del viaggiatore veneziano. 9
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