Effect of bacterial protein meal grown on natural gas on growth performance and carcass traits of pigs

Margareth Øverland, Nils Petter Kjos, Anders Skrede
2004 Italian Journal of Animal Science  
Bacterial protein meal (BPM), a new protein feedstuff produced by bacteria (Methylococcus capsulatus, Alcaligenes acidovorans, Bacillus brevis and Bacillus firmus) grown on natural gas, was evaluated as a protein source for pigs. Two growth trials were conducted, one with growing-finishing pigs and one with pigs from weaning until slaughter. In Exp. 1, 18 pigs fed restrictively (26.0 and 109.4 kg initial and final weight) were used to determine the effect of dietary inclusion of BPM (0, 60, or
more » ... 20 g kg -1 ), replacing protein from soybean meal on growth performance and carcass traits. Adding 60 and 120 g kg -1 BPM to diets reduced (P < 0.01) ADG and feed efficiency during the growing period, but had no effect on growth performance during the finishing or overall periods. Both levels of BPM improved amino acid and lysine utilization (P < 0.01) compared with the control. Fat firmness tended to increase with inclusion of BPM. When using orthogonal contrast, both levels of BPM tended to increase carcass meatiness. In Exp. 2, 48 pigs (11.4 and 107.2 kg initial and final weight) were used to evaluate increasing levels of BPM (0, 50, 100, or 150 g kg -1 ) on growth performance and carcass traits from weaning at 34.5 days of age until slaughter. Bacterial protein meal reduced ADG (linear P < 0.03) during the period from weaning until five weeks post weaning and during the period from weaning until slaughter. Increasing levels of BPM tended to increase overall feed/gain. Also, BPM increased backfat firmness (linear P < 0.01), but reduced percent carcass lean (linear P < 0.05) and carcass meatiness (linear P < 0.01), and increased P2 backfat thickness and fat area in cutlet (linear P < 0.05). All levels of BPM improved amino acid and lysine utilization (linear P < 0.05) compared with the control. In conclusion, up to 120 g kg -1 BPM in diets for pigs from 26 kg live weight until slaughter had no adverse effect on overall growth performance or carcass lean or fat content. Up to 150 g kg -1 BPM to diets for pigs from weaning until slaughter reduced growth rates during the piglet period and increased carcass fat content due to marginal dietary lysine levels. Bacterial protein meal gave a dose dependent improvement in the utilization of total amino acids and lysine and the quality of back fat determined as fat firmness and fat color. Una farina proteica (BPM) prodotta da batteri dei ceppi Methylococcus capsulatus, Alcaligenes acidovorans, Bacillus brevis and Bacillus firmus cresciuti su un substrato di gas naturale è stata valutata come fonte proteica per suini in accrescimento. Sono state quindi realizzate due prove di accrescimento, una in accrescimento-finissaggio e una tra lo svez-ITAL.zamento e la macellazione. Nell'Exp. 1, 18 suini sono stati alimentati secondo razione tra i 26.0 e i 109.4 kg, per determinare l'effetto dell'inclusione nella dieta di 0, 60, o 120 g kg -1 di BPM in sostituzione della proteina della farina di estrazione di soia. L'inclusione di 60 e 120 g kg -1 BPM ha peggiorato (P< 0.01) l'incremento ponderale giornaliaro e l'indice di conversione alimentare durante la fase di accrescimento, mentre non ha determinato effetti negativi sulle performance di crescita nella fase del finissaggio o quando i due periodi della ricerca sono stati considerati complessivamente. Entrambi i livelli di BPM hanno migliorato l'utilizzazione degli aminoacidi e della lisina (P<0.01) e la consistenza del grasso ha evidenziato la tendenza ad un progressivo aumento (P<0.1) in relazione all'inclusione di BPM. Utilizzando un set di contrasti ortogonali, entrambi i livelli di BPM hanno manifestato la tendenza (P<0.07) ad un aumento della resa in carne della carcassa. Nell'Exp. 2, 48 suinetti di 11.4 kg iniziali sono stati utilizzati per valutare l'effetto sull'accrescimento e sulle caratteristiche della carcassa di dosi crescenti di BPM (0, 50, 100 or 150 g kg -1 ) fornite dallo svezzamento, realizzato ad un'età di 34.5 d, fino alla macellazione (107.2 kg peso finale). La farina proteica batterica ha ridotto con un effetto lineare della dose (P<0.03) l'incremento ponderale giornaliero degli animali sia nelle 5 settimane successive allo svezzamento che nell'intero periodo dallo svezzamento alla macellazione. Sempre con effetto lineare della dose si sono riscontrati anche un tendenziale peggioramento dell'indice di conversione (P< 0.10) e un aumento della consistenza del grasso dorsale (P< 0.01), cui tuttavia hanno fatto riscontro una ridotta percentuale di carne magra della carcassa (P< 0.05) e una ridotta carnosità della stessa (P< 0.01), nonché un aumento dello spessore del grasso dorsale P2 e una maggiore incidenza del grasso nella superficie del taglio campione (P< 0.05). Tutti i dosaggi di BPM hanno migliorato l'utilizzazione degli aminoacidi e della lisina (componente lineare della dose: P< 0.05). In conclusione, l'inserimento di una quantità di BPM fino a 120 g kg -1 nella dieta di suini in accrescimento non ha evidenziato effetti negativi sulle performance di crescita e sul contenuto di grasso della carcassa. Diete contenti fino a 150 g kg -1 di BPM fornite a suinetti dallo svezzamento alla macellazione hanno invece ridotto la velocità di crescita degli animali nel primo periodo di allevamento e al macello hanno aumentato il grasso della carcassa a causa di un apporto non ottimale di lisina. La farina proteica batterica ha manifestato un miglioramento "dose dipendente" nell'utilizzazione degli aminoacidi totali e della lisina oltre ad un aumento della qualità del grasso dorsale sia dal punto di vista della consistenza che del colore.
doi:10.4081/ijas.2004.323 fatcat:56elefomvbhothx5div2xzyhmq