Diritto e Ambiente

Anna Cicchetti
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____________________________________________________________________ Preliminare ad ogni ragionamento giuridico sull'ambiente è la consapevolezza dell'importanza del bene di cui si intende trattare. Infatti, senza una reale comprensione del ruolo e della preziosità che tale fattore assume per l'intera collettività, concepita non solo come ordinamento giuridico, ma anche come gruppo di persone che quotidianamente vive ed interagisce con l'habitat che lo circonda, non si avverte l'esigenza di
more » ... estare ad esso una tutela in senso lato e conseguentemente quella giuridica. La salvaguardia dell'ambiente, pertanto, ha senso solo ove prima si sia compresa l'importanza e la vitalità del bene oggetto di protezione; così accade per tutti i valori garantiti dal nostro ordinamento e così avviene anche per l'ambiente. La tematica presenta fin da subito una certa complessità, in quanto gli aspetti che la compongono sono in continua evoluzione e richiedono una costante attenzione e un'efficace capacità di intervento. Al riguardo si è tenuto un seminario di studi, a Rimini, il 12 maggio 2009, presso la Facoltà di economia dell'Università degli Studi di Bologna, sede di Rimini, avente per titolo " La tutela giuridica dell'ambiente". In particolare, le relazioni che si sono succedute hanno sottolineato l'importanza di un intervento normativo in materia, evidenziando la necessità di regole giuridiche anche se l'ambiente non si presta ad una piena codificazione. La scienza economica ci dice che l'ambiente deve essere regolamentato. Gli strumenti giuridici possono essere inadeguati ma diventano irrinunciabili per apprestare una tutela effettiva. L'ambiente dal punto di vista legislativo è di recente costituzione. Nel 1986 viene istituito l'omonimo Ministero, con cui l'ambiente diventa un interesse pubblico la cui tutela va ponderata con altri interessi rilevanti per il nostro ordinamento. Il tema ambientale ha una matrice internazionale e il nostro legislatore è intervenuto più volte in materia, ora recependo disposizioni comunitarie ora cercando di dare compiutezza alla molteplicità di norme prodotte nel settore. Ultima tappa di questo processo è stata l'emanazione del d. lgs. n. 152 del 2006. Il motivo dell'adozione di tale corpus normativo va individuato nella necessità del legislatore statale di recepire, per altro in ritardo di sei mesi, le Direttiva Comunitaria relative alla VIA e alla VAS, cogliendo l'occasione per rimettere mano alla legislazione ambientale, varando quello che comunemente viene definito come Codice dell'ambiente. In realtà trattasi per certi aspetti di un restyling di norme ormai consolidate, ma rimarcate e attualizzate nell'ottica di dare compiutezza alla materia in esame. Nel corso delle relazioni, da diversi studiosi sono state evidenziate luci ed ombre del Codice dell'ambiente, con particolare riguardo alla lunghezza e al contempo la non esaustività dello stesso. Tuttavia, se da un lato, questo aspetto può essere letto anche come segno tipico del diritto del nostro tempo che, per il momento di 32
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