Presentazione

Francesca Cerutti
2011 Giornale Italiano di Endodonzia  
L'endodonzia classica si avvaleva di radiogrammi endorali per stimare la lunghezza radicolare al fine di non estendere sagomatura e otturazione oltre il forame e, contemporaneamente, di trattare il sistema dei canali radicolari nella sua interezza. Al giorno d'oggi, i rilevatori elettronici di apice sono un valido ausilio per l'endodontista nella pratica clinica, poichè semplificano la stima della misura di lavoro. Questi dispositivi hanno subito grandi evoluzioni nel corso degli anni,
more » ... o sempre più precisi e predicibili nel determinare la posizione del forame apicale. La crescente affidabilità dei nuovi sistemi può sollevare qualche dubbio sull'indispensabilità di eseguire una radiografia, soprattutto nel momento in cui si esaminino alcuni articoli pubblicati in letteratura. Molte ricerche recenti, seppur condotte con metodi diversi, concludono che la precisione dei rilevatori elettronici di apice sia pari o addirittura superiore a quella dei radiogrammi classici o digitali. Esistono tuttavia situazioni anatomiche che influenzano le performance di questi localizzatori, mostrando differenze significative tra macchine di diverse case produttrici. Va inoltre sottolineato che le ricerche, svolte pressoché totalmente in vitro o ex vivo, non tengono conto di condizioni limite come quelle in cui non sia possibile mantenere un campo operatorio adeguatamente asciutto (per es., perforazioni), in cui alcuni rilevatori elettronici possono produrre un elevato numero di falsi positivi. Queste ragioni spingono a non abbandonare del tutto la radiologia come strumento di verifica della misura di lavoro, soprattutto in casi complessi, utilizzando entrambe le tecnologie per migliorare l'ergonomia del trattamento endodontico.
doi:10.1016/j.gien.2011.07.002 fatcat:a7zod6pw6zd5hlhlyz26ydnjre