Cultura giuridica e diritto vivente, Special Issue (2015) I nuovi spazi di integrazione politica nell'Europa post-Lisbona

Massimo Rubechi
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Questo intervento tenta di offrire tre spunti di riflessione sul complesso tema della democraticità delle istituzioni europee, alla luce delle innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona. Alcuni degli ultimi sviluppi normativi e istituzionali mostrano infatti come l'integrazione politica europea non sia in una fase totalmente ed esclusivamente recessiva, nonostante il suo recente sviluppo si collochi all'interno di un contesto economico di crisi profonda: costringendo le istituzioni politiche
more » ... ed economiche a delle scelte gravose e impopolari, la crisi contribuisce ad amplificare l'idea di un'Europa dei tecnocrati e finisce con l'evidenziare soprattutto gli aspetti connessi all'integrazione economica e monetaria. Nonostante oggi gli strumenti giuridici di integrazione politica siano di più, più robusti rispetto al passato, e capaci di produrre dei risultati apprezzabili anche con riferimento al potenziamento del circuito rappresentativo, le istituzioni eurounionali scontano ancora, almeno in parte, una sorta di suggestione collettiva che fa percepire i processi decisionali come più opachi e il deficit democratico come più profondo di quanto in realtà non siano. Non vi è dubbio che la strada per giungere ad un livello più profondo di democraticità delle istituzioni politiche europee sia ancora lunga, a maggior ragione in un contesto di permanente, spesso determinante, forza del principio intergovernativo. Tuttavia si ritiene che esistano, oggi e non in passato, nuovi strumenti istituzionali di integrazione politica, degli embrioni le cui potenzialità espansive non sono state ancora espresse appieno ma che non possono tuttavia essere trascurati. Gli strumenti giuridici cui si fa riferimento sono principalmente tre e investono i rapporti fra il Parlamento europeo e la Commissione, quelli intercorrenti fra i parlamenti nazionali e le principali decisioni a livello europeo, nonché quelli fra i cittadini degli Stati membri e le istituzioni. In tutti e tre gli ambiti appena richiamati, il Trattato di Lisbona 1 , entrato in vigore nel dicembre 2009, e le scelte politiche poi in parte istituzionalizzate prese negli anni immediatamente precedenti, hanno apportato innovazioni che meritano di essere prese in considerazione. * Massimo Rubechi è Ricercatore t.d. di Diritto costituzionale nell'Università di Urbino Carlo Bo. Intervento anticipato su Forum di Quaderni costituzionali Rassegna, n. 12 del 2014. 1 Sul Trattato di Lisbona si vedano almeno in generale F. BASSANINI e G. TIBERI (a cura di), Le nuove istituzioni europee. Commento al Trattato di Lisbona, Bologna, il Mulino, 2010 e A. CANTARO (a cura di), Il costituzionalismo asimmetrico dell'Unione. L'integrazione europea dopo il Trattato di Lisbona, Torino, Giappichelli, 2010.
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