Dov'è il Luis Harss dei Balcani? Appunti per un approccio regionale allo studio delle letterature balcaniche
Aleksandar Prokopiev
2009
Dov'è il Luis Harss dei Balcani? Appunti per un approccio regionale allo studio delle letterature balcaniche All'inizio dei diffi cili anni '90, in un periodo complicato dal punto di vista economico e politico, nei territori dell'ex Jugoslavia si è manifestata nella narrativa delle varie letterature nazionali dell'area una tendenza comune, che partiva dalla letteratura slovena per giungere fi no a quella macedone e si sviluppava di pari passo con i processi di formazione dell'indipendenza
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... ale e le fasi di transizione che ne derivavano. Ogni anno sulla scena letteraria dei neonati stati si affermava un romanzo, o a volte, anche se di rado, qualche volume di racconti. In questo senso, dunque, e non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche da quello qualitativo, negli ultimi quindici anni si può parlare, in tutte le letterature dell'ex Jugoslavia, di una vera fi oritura della narrativa a scapito della poesia. Si pone allora la questione del perché siano invece venute a mancare le traduzioni di queste opere narrative nelle rispettive lingue nazionali, tenendo inoltre conto del fatto che queste opere sarebbero di grande interesse reciproco. Va detto che le tendenze alla supremazia della narrativa, soprattutto del romanzo, sono evidenti anche sul piano più ampio della letteratura mondiale. Sono altrettanto evidenti, negli ultimi decenni dello scorso millennio e all'inizio di quello presente, alcuni cambiamenti globali relativi alla ricezione delle opere letterarie -in primo luogo del romanzo come genere sincretico -, che hanno interessato anche le letterature dei paesi balcanici. Sotto l'infl uenza della logica consumista (anche se più lentamente che nel cinema e nella musica pop), si punta al versante comunicativo, divertente e "facilmente digeribile" del romanzo, a scapito del suo aspetto stilistico ed estetico. La pubblicità, il marketing del libro diventano altrettanto importanti quanto il processo stesso della scrittura, se non di più. Infl uenzato dall'azione che la politica pubblicitaria e propagandistica esercita sul mercato editoriale, l'orizzonte d'attesa del lettore subisce dei cambiamenti: non solo il mercato viene creato dalla richiesta, ma è responsabile anche della nascita di una tipologia di libri destinati al divertimento, mentre il ruolo della critica nell'affi namento del senso estetico del pubblico assume una posizione sempre più marginale. Per il mercato editoriale di piccole dimensioni, le traduzioni dei best-seller sono diventate molto più lucrative della pubblicazione delle opere di autori nazionali. Inoltre, gli stessi autori sembrano assoggettarsi alla tendenza consumistica: l'autore di qualità è quello che vende di più! Lo stesso scrittore è come se diventasse un singolo commer-
doi:10.13128/studi_slavis-3396
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