Due colleghi all'"Orientale" di Napoli Review article: G. Toloni (a cura di), L'opera di Francesco Vattioni (1922-1995), Brescia 2016 G. Toloni (a cura di), L'opera di Luigi Cagni (1929-1998), Brescia 2018

Maria Giulia Amadasi Guzzo
2018 Vicino Oriente  
I due volumetti, recensiti con il presente e il successivo review article, ricordano l'opera di due importanti semitisti bresciani, nel ventennale della scomparsa, l'uno soprattutto biblista e filologo del semitico di Nord-Ovest, l'altro soprattutto assiriologo e storico del Vicino Orienta antico, ambedue amici stretti, venuti a mancare in anni non lontani. I volumi sono il risultato di due giornate di studio tenutesi presso la sezione di Brescia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore,
more » ... zzate dal Prof. Giancarlo Toloni, curatore anche delle versioni a stampa delle due commemorazioni. Francesco Vattioni, monsignor Vattioni, come era chiamato da colleghi e amici, dopo aver tenuto corsi di Ebraico presso l'Università di Roma "La Sapienza", dove aveva conseguito la libera docenza in Filologia biblica, divenne ben presto docente all'allora Istituto Universitario Orientale di Napoli (ora Università di Napoli "L'Orientale"); vi insegnò sia Filologia semitica, dal 1977 come incaricato e dal 1980 come professore ordinario, sia Lingua e letteratura ebraica biblica e medievale. Lugi Cagni, padre barnabita, si legò di amicizia con mons. Vattioni proprio a Napoli, dove fu professore incaricato di Storia del Vicino Oriente preislamico dal 1971 e di Assiriologia, dal 1975 come incaricato, come ordinario dal 1980. Era stato assistente dell'assiriologo G.R. Castellino, con il quale si era laureato (in Assiriologia) presso l'Università di Roma, specializzandosi poi a Heidelberg. I due professori e amici ebbero dunque un destino simile -con ben diverse personalità umane e scientifiche -, e lasciarono un' impronta specifica e duratura negli ambiti ai quali si dedicarono con sapienza e tenacia. Le due opere qui presentate , simili per organizzazione esterna, mettono molto bene in rilievo l'originalità del contributo di ciascuno. Francesco Vattioni, essenzialmente biblista per formazione, svolse in questo campo un'attività molto importante di docente e di editore di testi. La valutano in due distinti capitoli G. Lacerenza, "Francesco Vattioni ebraista e docente all'Istituto Orientale di Napoli" (pp. 47-55) e G. Toloni "Filologia e parresia 1 . Francesco Vattioni e gli studi biblici" (pp. 57-76), che mostrano, nei due casi, le capacità filologiche e la libertà di giudizio dello studioso. Mentre Lacerenza, che è stato allievo e successore di Vattioni, descrive vivacemente l'organizzazione dei corsi a Napoli, con l'interesse del docente concentrato soprattutto sulla possibilità di risalire allo stadio più antico dei testi biblici 1 G. Toloni si diffonde sul significato da attribuire a questo termine derivato dal greco (vocabolo che indica la "libertà di parola"), che designa il coraggio della verità e quindi la libertà di spirito e di giudizio.
doi:10.53131/vo2724-587x2018_9 fatcat:ube5zjvanrdjrovyhribopqioa