La pratica della vaiolizzazione e della vaccinazione a Bologna fra Settecento e Ottocento

Stefano Arieti
2014 unpublished
La prima testimonianza, nella letteratura medica bolognese, sulla pratica della immunizzazione per inoculazione di una forma mite di vaiolo umano si trova nel trattato De Variolis di Cesare Marescotti (1671-1745) 1 All'inoculazione l'autore dedicò poco più di una pagina, ricordandone le origini dalla Turchia e la sperimentazione in Inghilterra. A queste considerazioni segue la descrizione della tecnica dell'innesto. Marescotti, che non aveva esperienze dirette, accennò, anche, all'uso cinese
more » ... l'innesto attraverso le narici, ricordando l'esperimento effettuato a Londra da Richard Mead (1673-1754) , edito nel 1723. 2 Alla prima testimonianza di interesse all'innesto di Marescotti segue, nella letteratura e documentazione bolognese, un lungo periodo di silenzio. Solo nel 1756, il 7 maggio, Vincenzo Menghini (1704-1759) su sette condannati a morte, a seguito del quale re Giorgio II fece sottoporre le sue figlie a questa pratica. Marescotti, peraltro, ricorda le obiezioni a questa metodologia, sostenute, anche, da altri autori: il pericolo che il vaiolo trasmesso potesse essere mortale e il dubbio sulla sua vera efficacia. 3
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