Etnografia dell'interazione quotidiana

Narrare I Gruppi
2009 Anno IV   unpublished
recensioni Pazienti trattabili e non trattabili. Michael H. Stone (2007). Milano: Raffaele Cortina Editore, pp. 298, € 29,00 L'autore ci propone che le terapie cliniche possono essere pensate come un ingranaggio che si articola in diverse componenti costituenti. Possiamo considerare questo ingranaggio come la giustapposizione di due ruote dentellate di cui la prima è stabilita dall'area della terapia mentre la seconda è creata dall'area relativa al paziente. Ogni ruota ha diversi denti che per
more » ... 'area della terapia sono costituiti da variabili quali: il setting, il terapeuta, il tipo di orientamento teori-co cui fa riferimento e le metodiche terapeutiche attuate. Quelli che riguardano il paziente sono l'anamnesi, la tipologia dell'invio, l'età, l'eventuale storia lavorativa, la sintomatologia ecc. La forza motrice capace di far scattare l'ingranaggio e di farlo andare nella giusta direzione è la cosiddetta "trattabilità". Ovvero. Nella cura dei disturbi di personalità, si può ragionevolmente prevedere se gli esiti saranno positivi o se, al contrario, abbiamo un'alta probabilità di andare in-contro ad un empasse insormontabile o ad un abbandono della terapia? Quali so-no i fattori che possono far pendere la bilancia da un lato piuttosto che dall'altro? Considerando la personalità come l'insieme delle modalità abituali, stabili e preve-dibili con cui ci relazioniamo agli altri, e definendo "tratto" ognuna di queste mo-dalità prese singolarmente, Stone evidenzia come la presenza di determinati tratti di personalità sia prevedibile (in un certo modo presenti) in soggetti affetti da uno specifico disturbo di personalità e cerca di dimostrare la connessione tra questa co-stellazione di fattori personologici e l'esito della terapia stessa. Il linguaggio comune identifica le norme e i valori sulla base dei quali un individuo vive e si relaziona agli altri con il termine di carattere. In questa direzione, Stone afferma che "un buon carattere è un fattore importante, si potrebbe dire vitale, nell'indicazione alla psicoterapia di qualsiasi orientamento, non soltanto quella psi-coanalitica. La valutazione del carattere diventa un esercizio indispensabile al primo incontro con un paziente che richiede un supporto terapeutico. A che livello, sullo spettro del carattere, è possibile collocare il paziente?" (pag. 12). Il paziente che ha un buon carattere possiede delle qualità come l'affidabilità, l'onestà, la sensibilità, virtù che oltre a renderlo piacevole per gli altri (includendo anche il terapeuta) si manifestano in maniera concreta nell'agire (e anche nell'agito?) terapeutico con la puntualità alle sedute, la precisione nei pagamenti, la diligenza nel rapporto con il terapeuta. Al contrario un brutto carattere può minare l'esito della Recensioni
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