DONATORE E RICEVENTE: CRITERI MICROBIOLOGICI E VIROLOGICI DI IDONEITÀ ALL'ESPIANTO ED AL TRAPIANTO

C. Giraldi
2004 Microbiologia Medica  
Il "Report 2003" sull'attività di donazione e trapianto di organi in Italia, elaborato dal Centro Nazionale Trapianti (CNT), mostra un quadro sicuramente positivo ed indica un aumento del numero dei donatori effettivi per milione di abitanti, che sale dai 18,1 del 2002 ai 18,5 del 2003; futuri obiettivi sono indirizzati alla qualità del sistema trapianti per migliorare l'assistenza sanitaria e lo stato di salute dei pazienti e per innalzare il grado di soddisfazione dei cittadini offrendo
more » ... nti di trasparenza. Il laboratorio di Microbiologia e Virologia rientra in questo complesso modello organizzativo operante sulle donazioni e sui centri trapianti per stabilire ed accertare i criteri microbiologici e virologici di idoneità all'espianto degli organi nel donatore e nel follow up pre e post trapianto. Il donatore I criteri per la valutazione di idoneità del donatore (ultimo decreto 26.11.03) si basano su elementi forniti da anamnesi, rilievi clinici obiettivi, diagnostica strumentale e di laboratorio ed esami istologici e/o autoptici eventualmente suggeriti dai tre precedenti livelli di valutazione. Le linee guida per l'accertamento della sicurezza del donatore di organi hanno lo scopo di definire i livelli accettabili/non accettabili per l'utilizzo degli organi e per stabilire le modalità operative del processo del rischio. Cinque sono i livelli di rischio: inaccettabile (criterio di esclusione assoluta), aumentato ma accettabile, calcolato, non valutabile e standard. L'idoneità microbiologica e virologica all'espianto viene accertata in regime di emergenza. Il protocolli diagnostici comprendono la valutazione sierologia di HIV1/2 (anticorpi), HCV (anticorpi), HBV (antigeni e anticorpi), HDV (indispensabile nei pazienti HBsAg positivi), lue (VDRL, TPHA). È inoltre necessaria (anche dopo il trapianto) la determinazione sieroimmunologica del donatore nei confronti di CMV, EBV, VZV, HSV1/2 e Toxoplasma g.; tali conoscenze sono indispensabili nel follow up post trapianto del ricevente. Su tutti i donatori devono essere eseguiti esami colturali di sangue, urine, escreato ed essudati vari. Si devono eseguire indagini biomolecolari supplementari, HIV-RNA e/o HCV-RNA e/o HBV-DNA, in tutti i donatori, per i quali, l'anamnesi, l'esame obiettivo o risultati di laboratorio, facciano emergere dubbi. I criteri microbiologici e virologici di esclusione assoluta alla donazione degli organi sono: sieropositività per HIV1/2, contemporanea positività per HBsAg, anti-HBc ed anti-HDV, infezioni sistemiche sostenute da microrganismi per i quali non esistono opzioni terapeutiche praticabili, malattie da prioni accertate e, criterio non infettivologico, neoplasie maligne in atto. Casi particolari: Donatore con infezione da HCV: 1) il trapianto può venire eseguito in un ricevente negativo per anticorpi anti-HCV, solo in situazione di emergenza clinica comprovata. 2) Il trapianto e' consentito in un ricevente positivo per anticorpi anti-HCV. Donatore con infezione da HBV(HBsAg+): 1) il trapianto è consentito in un ricevente HBsAg positivo. 2) In un ricevente HBsAg negativo, sprovvisto di anticorpi verso il virus B o con anticorpi anti-HBsAb a titolo considerato protettivo (uguale o superiore a 10mUI/ml), il trapianto è consentito, solo per organi "salvavita", in pazienti in condizioni di emergenza cli-relazioni SESSIONE 5
doi:10.4081/mm.2004.3724 fatcat:citj5kznnnfxvgedm56buaxmqq