Notas bibliográficas

de la Cruz Vergari, Elena, Punsola Munárriz, Marta, Diago Hernando, Máximo, Riera Viader, Sebastià, Grau Torras, Sergi, Stöber, Karen, Vidal Franquet, Jacobo, Viladrich, Mercè, Bertran Roigé, Prim, Piñol Alabart, Daniel, Genís i Mas, Daniel, Maccioni, Elena (+13 others)
2013 Anuario de Estudios Medievales  
Questa raccolta di atti è il risultato del primo Colloquio internazionale organizzato dal Grup Narpan a Barcellona nel 2007. La tematica, come risulta evidente dal titolo, vuole evitare i termini "traduzione catalana medievale", al fi ne di non imporre un'indebita restrizione a ciò che implicava la pratica traduttiva nel Medioevo. Il libro si divide in una presentazione a cura di Lola Badia, una lezione introduttiva, cinque assi tematici che contengono 14 contributi, e la presentazione del
more » ... tto Transmédie a cura di Claudio Galderisi, che ci offre una lezione sull'organizzazione d'una struttura di ricerca di grandi dimensioni. Nel primo asse tematico, chiamato "L'atelier di copia", sono esposte questioni d'ecdotica, viene analizzata la scripta legata ai primi manoscritti lulliani, e ricreata la genesi del Llibre dels fets di Jaume I, opera capitale della storiografi a catalana. Il secondo asse, "La traduzione e la glossa", presenta studi su alcune traduzioni catalane di opere ben conosciute. In seguito, "Il sapere e la lingua vernacola" offre una rifl essione intorno alla traduzione e alla ricezione di testi scientifi ci; "La trasmissione del testo poetico" tratta delle origini della disposizione in colonna della poesia, di alcune composizioni di Guillaume de Machaut presenti in un canzoniere catalano e del passaggio da una tradizione poetica chiaramente occitana a una propriamente catalana. L'ultimo asse gira intorno a "La corte, centro di trasmissione", e contiene l'analisi di due canzonieri e d'un personaggio della corte del Principe di Viana. I contributi sono nella maggior parte in catalano (tranne cinque: tre in italiano e due in francese), però questo non deve scoraggiarne la consultazione ai colleghi stranieri poiché i testi, dato il loro carattere scientifi co, sono facilmente accessibili al medievalista, capace di leggere l'occitano, il francese, l'italiano o il castigliano. Per quanto riguarda i lavori di ricerca, bisogna mettere in rilievo la lezione introduttiva di Peter T. Ricketts, in cui ci parla con rigore del suo lavoro sull'edizione dell'enciclopedico Breviari d'amor, e ci presenta il modo in cui il processo di compilazione di quest'opera venne vincolato a una nuova presentazione della concezione della fi n'amors. Inoltre, in questa lezione l'autore invita il pubblico a editare la traduzione catalana medievale, e mette generosamente a disposizione dei ricercatori le sue ampie conoscenze e preziose informazioni, tra le quali alcune ipotesi intorno al manoscritto che potrebbe diventare il testo base di un'edizione, o il trattamento della tematica in relazione alla morale tramandata dalla tradizione dei trovatori. Maria Careri fa un'acuta e lucida revisione di vari e diversi processi legati alla copia dei manoscritti e collegati alla prassi ecdotica attuale. L'autrice dimostra con esempi chiari che le indicazioni e i consigli che fanno riferimento all'edizione 346 NOTAS BIBLIOGRÁFICAS
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