Una 'operatrice' del testo

Una Conversazione, Laura Scarabelli
unpublished
Laura Scarabelli è professore associato di Lingue e Letterature Ispanoamericane presso l'Università degli Studi di Milano. Nel suo lavoro di ricerca si è occupata delle forme di rappresentazione del negro e della mulatta nella narrativa antischiavista cubana (Identità di zucchero. Immaginari nazionali e processi di fondazione nella narrativa cubana, 2 vol., 2009) e dell'opera narrativa di Alejo Carpentier attraverso una prospettiva imagologica (Immagine, mito e storia. El reino de este mundo di
more » ... Alejo Carpentier, 2011). Suo ulteriore ambito di interesse è la riflessione sulla modernità/colonialità in ambito ispanoamericano (Coed. di Itinerari di cultura ispanoamericana. Ritorno alle origini e ritorno delle origini, 2011). Attualmente si sta dedicando all'analisi dei contesti narrativi postdittatoriali nel Cono Sur e, in particolar modo, della produzione di Diamela Eltit. È membro della rivista Altre Modernità e dirige, insieme con Emilia Perassi, la collana "Idee d'America Latina" per l'editore Mimesis, dedicata alla traduzione della saggistica latinoamericana contemporanea. E. Monegato: Se dovessi definirti come studiosa, cosa diresti? L. Scarabelli: Definirmi? Non credo di esserne capace. La verità è che non vado molto d'accordo tutto ciò che cerca di circoscrivere e nominare le mie pratiche: qualcosa resta sempre fuori ed è proprio quel resto, quello scarto, che fa la differenza. Non riesco nemmeno a pensarmi come studiosa, forse perché ciò significherebbe delimitare il senso del mio agire con le parole. Mi vedo, piuttosto, come una lettrice attenta di una serie-sparsa, confusa, nomade-di 'testi' capaci di riprodurre le tensioni e contraddizioni della realtà diffusa che abito.
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