L'ACCERTAMENTO DEL PROFITTO NEL SEQUESTRO PREVENTIVO, FRA CONTRATTO DI APPALTO E REATI DI CORRUZIONE E TRUFFA
Di Bontempelli
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Nota a Cass., Sez. II, 20 dicembre 2011 (dep. 29 marzo 2012), n. 11808, Pres. Casucci, Rel. D'Arrigo, ric. P.M. Massima Per determinare il «profitto del reato» nel sequestro preventivo funzionale alla confisca c.d. per equivalente, assume rilievo la distinzione fra il "reato contratto", cioè il caso in cui vi è una vera e propria immedesimazione del reato con il negozio giuridico, ed il "reato in contratto", che si ha allorquando il comportamento penalmente rilevante non coincide con la
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... ione del contratto in sé, ma va ad incidere sostanzialmente sulla fase di formazione della volontà contrattuale o su quella di esecuzione del programma negoziale. Nel caso di "reato in contratto" il profitto tratto dall'agente non è interamente ricollegabile alla condotta penalmente sanzionata. Per cui, se il fatto penalmente rilevante ha inciso sulla fase di individuazione dell'aggiudicatario di un pubblico appalto, ma poi l'appaltatore ha regolarmente adempiuto alle prestazioni nascenti dal contratto (in sé lecito), il profitto del reato non equivale all'intero prezzo dell'appalto, ma solo al vantaggio economico conseguito per il fatto di essersi reso aggiudicatario della gara pubblica. Tale vantaggio corrisponde, quindi, all'utile netto dell'attività d'impresa. (Nella fattispecie, la Suprema Corte ha configurato la corruzione propria in termini di "reato in contratto" e ha affermato che il valore che può essere sottoposto a confisca è rappresentato unicamente dal guadagno conseguito in esito all'esecuzione dello scambio sinallagmatico, al netto dei costi sostenuti per l'effettuazione della prestazione di cui ha fruito la P.A.). e Cass., Sez. II, 22 febbraio 2012 (dep. 31 maggio 2012), n. 20976, Pres. Esposito, Rel. D'Arrigo, ric. P.E. e C.E. Massima Per determinare il «profitto del reato» nel sequestro preventivo funzionale alla confisca c.d. per equivalente, assume rilievo la distinzione fra il "reato contratto", cioè il caso in cui vi è una vera e propria immedesimazione del reato con il negozio giuridico, ed il "reato in contratto", che si ha
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