Leonardo, i Paesi Bassi e oltre: un'introduzione

Maria Forcellino, Emma Grootveld
2020 Incontri: Rivista Europea di Studi Italiani  
Sin dall'inizio della rivoluzione industriale, Leonardo è diventato oggetto di appropriazione da parte della cultura occidentale, fino a diventare parte integrante dell'identità scientifica e artistica di questo mondo. Questa è stata una delle premesse con cui Antonio Forcellino ha introdotto la prima relazione del convegno 'Leonardo e i Paesi Bassi', che si è tenuto a Utrecht e Leida il 14 e il 15 giugno del 2019 in occasione del Cinquecentenario della morte di Leonardo. 1 Come ha ribadito lo
more » ... tudioso non ci si riferisce agli altri artisti come a Leonardo: la sua versatilità si rispecchia nella molteplicità di immagini che abbiamo di lui e che insieme costituiscono il "mito" di Leonardo. Le osservazioni di Antonio Forcellino inducono a riflettere sui significati e sulle declinazioni politiche che sono stati conferiti al mito di Leonardo in tempi ancora vicini nella memoria collettiva. Nel 2019, anno del Cinquecentenario della morte di Leonardo, solo ottant'anni ci separano da quel 1939 in cui l'artista era stato eretto a simbolo nazionale del genio italico e dell'autarchia, quando, con la mostra 'Leonardo da Vinci e delle invenzioni italiane' tenuta quell'anno, il regime fascista voleva dimostrare di aver intuito bene che i miti creano comunità, esibendo con fierezza i successi di un'Italia indipendente dalle potenze straniere. 2 Oggi il mito di Leonardo, pur non essendosi sgombrato del tutto da (ab)usi nazionalistici, può svolgere anche una funzione contraria. La presente sezione tematica di Incontri è per l'appunto il frutto di una collaborazione di studiosi internazionali e vuole testimoniare come la forza unificante del mito di Leonardo oltrepassi i presunti confini non solo della nazione italiana ma anche delle singole discipline cui si era interessato lo stesso Leonardo. Il convegno di Utrecht e Leida, svoltosi all'insegna della democratizzazione della scienza, aveva per obiettivo di coinvolgere storici dell'arte (Antonio e Maria Forcellino, Sara Taglialagamba, Michael Kwakkelstein, Margherita Melani) e storici della letteratura (Raniero Speelman, Cristiano Amendola, Tancredi Artico, Emma Grootveld), ma anche filosofi e analisti della cultura (Rosi Braidotti, Robert Zwijnenberg), biografi (Eva Rovers), matematici (Dirk Huylebrouck), neuroscienziati (Christopher Tyler) e artisti (Rinus Roelofs, Elisa Pesapane), oltre a un pubblico particolarmente variegato, per far luce sull'eccezionale poliedricità di Leonardo, sulla molteplicità di scambi che lo vedono
doi:10.18352/incontri.10329 fatcat:urz4gut5nbdu7l3frvjozzhiay