Istituzioni e costi transattivi: regolazione dell'offerta nelle filiere agroindustriali

Enrico Giovannetti
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La risposta non è né in cielo, né in terra ..." (da una pubblicità del MiPA) 1. Premessa Il problema Il consolidarsi delle regole dell'Unione Europea e l'espansione delle relazioni economiche internazionali mette, via, via, in discussione i tradizionali strumenti di politica economica. In questo quadro, gli interventi giudicati sostenibili si rivolgono sempre più direttamente alle relazioni strutturali e alle regole dello scambio. Dalla visione della politica economica quale cura dei
more » ... " (veri o presunti) del mercato, si passa a forme di intervento istituzionale diretto a modificare gli incentivi degli agenti economici: dal "mare delle transazioni" emerge il rapporto nascosto tra sistema giuridico e contrattazione degli agenti. La ricerca vuole indagare sugli effetti redistributivi della Politica Agricola Comunitaria (PAC) e sulle conseguenze in termini di efficienza economica. In particolare, il fuoco della ricerca si concentrerà sugli effetti delle politiche di limitazione dell'offerta in un'area di produzione tipica, a seguito dell'introduzione di un sistema di quote. La valutazione di questa misura di politica economica muoverà dall'ipotesi teorica sulle quote, considerate non solo come vincolo alla produzione, ma anche come incentivi per la riproduzione di beni pubblici. Nel caso specifico della ricerca che viene presentata, le risorse sono rappresentate dalla persistenza della presenza umana in zone marginali; quindi, la fertilità economica di aree in cui il sistema lattiero caseario è fondamentale per la stabilità dell'intero sistema locale. Inoltre, si cercherà di dimostrare in che modo il concetto di "fertilità" possa essere correlato, in modo inverso, a quello di costo transattivo. È bene avvertire che l'uso del concetto di costo transattivo nel corso del lavoro può risultare ambiguo. In particolare l'uso più ricorrente in letteratura coincide con la definizione williamsoniana (Williamson '91) che associa ai costi transazionali i fallimenti del mercato indotti dall'opportunismo, dalla razionalità limitata, dalla specificità degli assets e dalla frequenza delle transazioni.. 1 Una spiegazione assai autorevole del nuovo quadro teorico di riferimento può essere la seguente: "[...] ciò che viene scambiato sul mercato non sono, come spesso credono gli economisti, entità fisiche, ma diritti di svolgere determinate azioni, e i diritti posseduti dagli individui sono stabiliti dal si-♣ Dipartimento di Economia, Università di Modena e Reggio Emilia. Il lavoro è una sintesi di un più vasto lavoro di ricerca ancora in corso di stesura. Lo scritto ha beneficiato della collaborazione e della simpatia di Stefano Vanzini (Le politiche di limitazione dell'offerta:il caso delle quote latte, Tesi di Laurea A.A. 1997/98) e Simona Zanichelli (Le quote latte: uno strumento di politica economica, Tesi di Laurea A.A. 1999/2000). Un ringraziamento particolare deve essere rivolto ai molti funzionari che ci hanno istruiti, aiutati e, assai spesso, confortati. A Modena il dott. F.Casoni dell'SPAA, il dott. A. Lo Fiego del A.P.L.E.R., il dott. G.Mazzali della Coldiretti, il dott. Tarquini dell'A.P.A; a Reggio Emilia il dott. Ferri dell'SPAA, il sig. Amorotti dell'AIPLE, il sig. Corradini del CRPA. Un ringraziamento a P.Bertolini che ha letto e commentato il lavoro. 1 A questa interpretazione, si contrappongono i lavori di North, Demsetz e -primo fra tutti -Coase stesso: tutti questi autori hanno in comune l'attenzione ai processi reali e agli aspetti tecnico-organizzativi che rendono lo scambio "costoso". In questa accezione, il concetto di transazione, è associato ai costi sorgenti dal cambiamento nella divisione sociale del lavoro -evolutivamente inevitabili (Coase 1998, pag. 73) -indotti dalla transazione stessa. Anticipando quanto si dirà: l'acquisto sul mercato di 100, 1000, 10.000 t. di latte non provocano alcun costo transattivo; al contrario l'acquisto anche di una sola quota corrisponde ad un costo transattivo. Il presente lavoro condivide completamente l'ipotesi coasiana; per un approfondimento (Giovannetti 1996).
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