Ammesso e non concesso che si possa usare anche dato e non concesso
Luisa di Valvasone
2019
Italiano digitale
Ammesso e non concesso Ammesso e non concesso che si possa usare anche che si possa usare anche dato e non dato e non concesso concesso Luisa di Valvasone PUBBLICATO: 18 GIUGNO 2019 Quesito: Diversi lettori ci scrivono in merito alla locuzione ammesso e non concesso, il cui signi cato rimane talvolta opaco. Altri, come Giovanni P., si domandano se non sia più corretta l' espressione dato e non concesso e se le due locuzioni abbiano lo stesso significato. Ammesso e non concesso che si possa
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... anche dato e non concesso mmesso e non concesso (che) è una locuzione congiuntiva (ovvero una sequenza di parole che nell'insieme svolge le funzioni di una congiunzione) che introduce una proposizione concessiva-ipotetica con il verbo di norma al congiuntivo (raramente all'indicativo nell'uso informale), anche se non è insolito trovare usi assoluti del tipo ammessa e non concessa la tua innocenza, potevi comunque comportarti meglio. Per quanto riguarda il signi cato, con questa espressione chi parla o chi scrive vuole mettere una certa distanza tra sé e ciò che è ammesso e non concesso. Secondo il Devoto-Oli 2019 la locuzione "introduce uno o più elementi che si ritiene di dover mantenere per il momento al livello di semplice ipotesi: ammesso e non concesso che si trattasse di un errore"; per il GRADIT è usata "per indicare che si ammette momentaneamente come vera un'ipotesi ritenuta improbabile: ammesso e non concesso che sia come tu dici, non c' era bisogno di reagire così"; il Vocabolario Treccani online a iunge, intensi cando la "presa di distanza" da quanto ipotizzato, che si usa "quando si ammette momentaneamente come vera un'ipotesi ritenuta improbabile, al solo scopo di poter controbattere le ragioni dell'avversario o per aver modo di sviluppare un ragionamento: ammesso e non concesso che ti abbia offeso, non avevi diritto di reagire così". Dato e non concesso che, o Data e non concessa la tal cosa, è maniera con la quale, pur negando la sostanza della proposizione dell'avversario, si vuol far intendere che, anche ammessa, sarebbe sempre vero ciò che da noi è sostenuto-A Italiano digitale IX, 2019/2 (aprile-giugno) -p. 69
doi:10.35948/2532-9006/2020.3125
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