Direttore responsabile RELIGIOSITÀ E LIBERTÀ

Patrizia Santovecchi, Patrizia Santovecchi
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Il fenomeno religioso costituisce una dinamica umana particolarmente complessa e delicata, compresi i suoi derivati "scismatici"; da cui poi si formano nuovi gruppi con "nuove" idee religiose, spesso con modalità sincretiste. Quale possa essere la giusta definizione di strutture religiose di questo tipo è spesso motivo di controversie. Ancora si dibatte tra termini come "setta", "culto" o "nuovo movimento religioso". La denominazione "Nuovi Movimenti Religiosi" (NMR), oggi spesso usata,
more » ... , non è priva di difficoltà, perché può dare l'idea di ascrive al concetto di "religione" ciò che di per se non lo è; inoltre è difficile affermare cosa si intenda per "nuova religione", considerando che ormai in Italia, da oltre cento anni, operano alcuni cosiddetti "nuovi movimenti religiosi" che sono accusati di praticare tecniche scorrette di manipolazione mentale. Quindi, anche se i "nuovi movimenti religiosi"-secondo Cecilia Gatto Trocchi (2000)-si possono classificare in base a tre elementi: le origini storiche, il contenuto dottrinale, le modalità di organizzazione; orientarsi in questo "mondo caleidoscopico e bizzarro" è estremamente difficile. Come è difficile identificare la natura di certi "nuovi culti" e la loro eventuale potenzialità distruttiva. Una maggior chiarezza si può ottenere indagando velocemente i lessici sopra indicati. Per esempio, la parola "setta", deriva dal latino secta: "partito, scuola, fazione", forse derivante da secare: "tagliare, staccare", o di sequi: "seguire", e iniziò ad indicare quei gruppi che si erano separati da una struttura più vasta. Il Vocabolario della Lingua Italiana Zingarelli (1970) riporta così il termine: secta, "parte, frazione"; che sta a indicare un «gruppo di persone che professano una particolare dottrina politica, filosofica, religiosa in contrasto o in opposizione a quella riconosciuta o professata dai più». Margaret T. Singer afferma che il termine setta non è, in sé, peggiorativo, ma semplicemente descrittivo: «denota un gruppo che si forma intorno ad una persona che afferma di avere una missione o una conoscenza speciale, che verrà condivisa con chi declinerà la maggioranza delle decisioni a quel leader autoproclamato». Per il Dizionario di Antropologia, Zanichelli (1997) «i membri di una setta tendono a considerarsi i "veri credenti" e a salvaguardare la differenza con gli altri credenti». Per "Setta" quindi si indica un insieme di persone guidate da un leader carismatico e totalitarista che danno forma a un gruppo chiuso ed elitario. Setta è sicuramente il termine più usato, sia a livello popolare che dai madia. E anche se nel tempo ha assunto una connotazione negativa di per se, nella pratica, il fatto di professare un'idea politica o religiosa diversa dalla maggioranza rientra nel diritto costituzionale di libertà di espressione. Diritto garantito in tutti i Paesi democratici.
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